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Primo venerdì del mese: La Fede

Riflettiamo:
Eccomi, mio Gesù, nel venerdì del secondo mese.
In questo giorno della morte di Gesù, giorno della nostra salvezza, condividiamo alcune riflessioni di San Giovanni Fisher: "Gesu Cristo è il nostro pontefice, il suo prezioso corpo è il nostro sacrificio sull'altare della croce, che egli ha immolato per la salvezza di tutti gli uomini. Egli immolò il sacrificio dapprima qui sulla terra, quando sopportò una morte acerbissima, e poi quando rivestito con l'abito nuovo dell'immortalità, entrò con il proprio sangue nel santuario, cioè in cielo.
Qui presentò davanti al trono del Padre celeste quel sangue d'immenso valore che aveva versato a profusione per tutti gli uomini schiavi del peccato.
Questo sacrificio è cosi gradito e accetto a Dio che egli non può fare a meno - non appena ha guardato - di aver pietà di noi e di donare la sua misericordia a tutti quelli che veramente si pentono.
E il sacrificio di Gesù è un sacrificio eterno: apre la possibilità alla vita con Dio per sempre."


Dovrebbe bastare questo pensiero per capire quanto è grande il Suo amore per noi. Invece siamo così tardi di mente e così duri di cuore che sempre stentiamo a capire e a rispondere.
Gesù è sempre vicino ma noi lo sentiamo lontano, perché crediamo in Lui con una fede così debole e così annebbiata da tanta ignoranza e da tanto attaccamento a noi stessi, che non riusciamo a sentire la sua amorevole presenza.

Allora Ti supplichiamo, o Gesù: aumenta la nostra fede, annienta in noi quanto non piace a Te e ciò che impedisce di vedere i Tuoi lineamenti di Padre, di Redentore, di Amico.
Dacci una fede viva che ci faccia attenti alla Tua parola.
Nulla possa turbare la nostra fede né il dubbio, né la tentazione, né il peccato, né lo scandalo.

Preghiamo: o Cuore di Gesù, fornace ardente di amore per tutti gli uomini da Te redenti con la Tua passione e morte di Croce, vengo a Te per chiederti umilmente perdono di tanti peccati con i quali ho offeso la Tua Maestà infinita ed ho meritato il castigo della Tua giustizia.

Tu sei pieno di misericordia e per questo vengo a Te, fiducioso di ottenere, assieme al perdono, tutte le grazie che hai promesso a chi si sarebbe accostato ai santi sacramenti della Confessione e della Comunione nei primi venerdì di nove mesi consecutivi.

Mi riconosco vile peccatore, indegno di ogni Tuo favore, e mi umilio davanti alla Tua infinita bontà, per la quale mi hai sempre cercato e hai pazientemente aspettato che venissi a Te per godere della Tua infinita misericordia.

Eccomi ai Tuoi piedi, mio amabile Gesù, per darti tutta l'adorazione e tutto l'amore di cui sono capace, mentre Ti supplico: "Pietà, mio Dio, pietà di me secondo la Tua grande misericordia. Nella Tua bontà cancella i miei peccati. Lavami da tutte le mie colpe. Purificami e sarò mondato, lavami e sarò più bianco della neve. Se vuoi puoi guarire l'anima mia. Tu puoi tutto, mio Signore: salvami."