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Siria i Salesiani nell'occhio del ciclone

di BS (Bollettino Salesiano)

Don Munir EI Rai, Ispettore dei Salesiani nel Medio Oriente, informa sulla situazione della Siria e la tragica situazione degli sfollati e dei profughi, in modo particolare sulla presenza salesiana a Damasco, Aleppo e Kafroun. Una testimonianza di come Salesiani stanno vivendo, insieme ai giovani a loro affidati, in questa terra martoriata dalla violenza.

Situazione della Siria
La situazione del paese sta peggiorando, le ultime notizie riferiscono che Aleppo e Damasco e dintorni sono attaccate e bombardate.
La carenza di carburante, elettricità, acqua, pane, gas, benzina e auto, oltre alle paralisi dei mercati e alla disoccupazione, si aggiunge alla mancanza di sicurezza e al caos.
Le comunicazioni elettroniche sono diventate difficili.
La situazione economica generale peggiora a vista d’occhio, a causa della chiusura di fabbriche e attività e della conseguente dilagante disoccupazione.
Più di 30.000 persone sono state uccise, i feriti sono circa 200.000, con migliaia di famiglie tra sfollati e rifugiati.
Si è innescata la violenza, con omicidi, rapimenti, atti di vandalismo, saccheggi, incendio degli edifici governativi e impianti di pubblica utilità.
La violenza ha sconvolto e ridotto in frantumi il tessuto demografico e l’antica convivenza.

Assistiamo ad un fenomeno senza precedenti in Siria, il rapimento di persone. Fortunato chi riesce a negoziare il riscatto. Inoltre, ci sono i blocchi stradali che diverse fazioni o individui hanno messo su quasi tutte le autostrade siriane. Questo rende ogni viaggio molto rischioso e ha creato uno stato di orrore, disgusto e grande incertezza.
Migliaia di persone hanno perso la casa, molti hanno urgente bisogno di cure mediche e di aiuti umanitari.

Dalla metà di marzo del 2011, la Siria, che è nota al mondo per la sua ricca storia, la cultura ed il sano ed esemplare pluralismo, sta vivendo oggi un caos senza precedenti.
In questo momento non riusciamo a vedere la luce in fondo al tunnel. Siamo molto tristi, preoccupati e sfiduciati per quello che sta succedendo in Siria nel corso dell’ultimo anno e mezzo.
Anche se manteniamo la speranza che una soluzione pacifica verrà trovata.

Sfollati e rifugiati ormai si contano circa un milione e mezzo tra sfollati e rifugiati.
La maggior parte degli sfollati interni ha cercato rifugio nelle città di Damasco e Aleppo, e nelle zone montagnose intorno a Homs e Hama, zona in cui hanno avuto inizio gli scontri.
Gli sfollati sono stati ospitati in scuole e strutture pubbliche.
Per le migliaia di famiglie sfollate la situazione è drammatica, molti hanno urgente bisogno di cure mediche e aiuti alimentari, ma gli aiuti umanitari hanno difficoltà a essere recapitati e sono ancora scarsi.
Oltre 300.000 siriani sono già approdati nei 4 campi profughi costruiti nei paesi confinanti.
In questa fase è quanto mai importante sostenere le minoranze religiose, fornendo assistenza specifica e contribuendo ad alleviare lo stato di incertezza dettato dalla sempre più frequente perdita del lavoro e dall’acuirsi degli scontri che attualmente coinvolgono i loro quartieri.
La fuga all’estero delle minoranze religiose autoctone priverebbe la futura Siria del suo pluralismo religioso, sociale e culturale con il ruolo che questo comporta nel processo di democratizzazione e nel recupero di una convivenza pacifica.

I Salesiani di don Bosco in Siria
I Salesiani cercano di realizzare attività di sostegno alle famiglie di sfollati nelle città di Damasco, Aleppo e Kafroun con particolare riguardo ai bambini e ai giovani.
Promuovono attività ricreative ed educative nelle scuole e negli altri istituti e centri di accoglienza che ospitano gli sfollati.
Molte scuole e strutture educative e ricreative di Aleppo e Damasco sono state utilizzate per accogliere gli sfollati provenienti dalle campagne e dai quartieri più colpiti dagli scontri.
In queste strutture i bambini e i giovani portano avanti una vita basata sulla ricerca della sussistenza, senza attività votate al ristabilimento di alcuni elementi di normalità quali le attività didattiche.
Negli ultimi tempi le strutture Salesiane sono rimaste senza beneficiari a causa degli scontri che hanno impedito ai giovani di raggiungerle.
Le attività svolte dai salesiani e dai collaboratori, in queste scuole e strutture educative, sarebbero attività didattiche e ricreative quotidiane, organizzate secondo le necessità dei diversi gruppi e delle diverse fasce di età.
Si compiono attività di sostegno alle minoranze cristiane, volte al loro sostentamento nella fase di emergenza e indirizzate a migliorare lo stato di insicurezza in cui versano le famiglie e ad evitare la loro fuga dal paese. Tutto è finalizzato a sostenerle nella ricerca di un alloggio, a procurare loro alimenti, vestiario, materiale didattico e medicine.
Oltre a tutti questi impegni, è da rilevare che attualmente le comunità salesiane presenti in Siria aprono ogni sera i loro centri per accogliere familiarmente tutti quelli che lo desiderano, scambiando momenti di fraternità, di sostegno reciproco e di sentita preghiera compartecipata.

Aleppo
La comunità salesiana è composta da 4 confratelli e un prenovizio. L’Oratorio— Centro Giovanile è frequentato da molti ragazzi e giovani circa 450 cristiani dì vari riti, soprattutto nelle giornate di venerdì, sabato e domenica. Negli altri giorni, eccetto il lunedì, è aperto per alcune attività particolari (allenamenti, gruppi) e per tutti coloro che lo desiderano.
La casa di Aleppo è stata scelta da alcuni anni come comunità di accoglienza vocazionale per aspiranti e prenovizi dell’ispettoria.
Inoltre è sede di un centro di cooperatori salesiani.
La comunità è anche impegnata nella pastorale universitaria e nell’assistenza spirituale e sociale ai carcerati.

Katroim
La casa è aperta in estate per i campeggì e i gruppi, con la presenza stabile di 2 confratelli inviati dall’ispettore; proposta di “Estate Ragazzi” per i ragazzi e i giovani del luogo; possibile apertura della casa anche durante l’anno per gruppi scelti (gruppi salesiani da Siria e Libano o altri gruppi ecclesiali).

Damasco
La comunità salesiana è composta da 4 confratelli, che animano l’Oratorio- Centro Giovanìle frequentato da molti ragazzi e giovani. La comunità è anche impegnata nel lavoro con i profughi irakeni. Si tratta di un centro educativo per circa 100 ragazzi e ragazze dalla prima elementare fino alla terza media, ragazzi che hanno lasciato la scuola per vari motivi, dando loro istruzione scolastica, culturale, religiosa.