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Santuario di Maria Ausiliatrice in Burundi. - Guarda le fotografie sullo stato di avanzamento dei lavori !

di Don Ferdinando Colombo


Guarda il Santuario in costruzione ... e ... contribuisci anche Tu !


La Madonna si costruisce la sua casa

È la Madonna che si costruisce la sua casa” aveva detto Don Bosco a Torino nel 1862 e anche noi lo verifichiamo oggi.
Con le offerte che continuano ad arrivare, a goccia a goccia, è stato possibile acquisire il terreno, fare le fondazioni, innalzare le pareti; siamo giunti al tetto.
Il quartiere in cui sorge la Cité des Jeunes è forse il più povero di Bujumbura, capitale del Burundi; è abitato da 51.000 persone che si sono insediate in quella zona per salvarsi dalle stragi della guerra civile; mancano ancora alcuni servizi essenziali. 

4 marzo 2011, posa della prima pietra In questa data Padre Gabriel Ngendakuriyo, Ispettore salesiano, ha voluto benedire la prima pietra del Santuario per sottolineare l’aspetto religioso di questa iniziativa che sarà al servizio di tutta la Chiesa del Burundi.
È una folla commossa quella che circonda la piccola cappella da cui sorride una statuetta di Maria Ausiliatrice.
La conoscono bene perché tutti i giorni al termine del lavoro ci vanno a recitare il Rosario chiedendo a Maria di benedire le loro famiglie e quelle dei benefattori che daranno a questo quartiere una chiesa dove poter pregare e attingere la forza per risollevarsi dalla miseria.


Le idee ispiratrici

Le linee architettoniche del Santuario si rifanno all’habitat tradizionale burundese composta da un rugo, o cortile, dove vengono accolte le persone e si scambiano i racconti tradizionali e dalla capanna vera e propria in cui si vivono i momenti di intimità della famiglia.
Il primo cortile ovale, delimitato da una siepe e aperto davanti per accogliere il visitatore, si chiude sul corpo stesso della capanna.
Nel primo cortile la gente cucinava all’aperto, teneva i contenitori delle riserve di cereali, gli animali domestici. La capanna, rotonda, è incastonata all’incontro dei due cortili come una pietra preziosa in un anello ed è riservata alla vita intima della famiglia.
C’è un secondo cortile circolare dietro la casa che si attacca al primo cerchio formando una specie di 8. Questo secondo cortile è tutto chiuso perché è quello riservato alla vita intima della famiglia: ci sono i servizi igienici, le riserve di acqua e le cose più importanti. La regina della casa africana è la donna, la madre di molti figli. 
Questa composizione dell’Habitat tradizionale è stata con umiltà richiamata nella progettazione del Santuario in un sistema di progressivo avvicinamento all’altare, fulcro della celebrazione: L’aula dell’assemblea  è stata pensata a pianta ellittica (44,50 x 71,53 metri): richiama il dolce incurvarsi dell’uovo, il germe della vita, elemento importantissimo nella cultura burundese.
Le pareti laterali sono curve come due braccia aperte che partendo dall’altare danno vita ad un grande abbraccio che accoglie le persone che entrano nel Santuario.
In corrispondenza della zona interna della capanna, la più intima,  c’è l’altare come il centro a cui converge tutto il resto del corpo della Chiesa.
Dietro il Santuario, prevediamo ambienti per ritiri, corsi di formazione, camerate per dormire, aule per insegnare, per il catechismo.
Nel cortile che circonda il Santuario ci saranno tutti i servizi dell’accoglienza dei pellegrini: dal ristoro al negozio di articoli religiosi, dalla sala riunioni agli uffici per la gestione.
Particolare cura è stata dedicata alla facciata delimitata da due corpi sporgenti rotondeggianti dovuti al Battistero e alla Cappella del Santissimo.
La persona che si presenta davanti alla Chiesa è accolta da queste morbide linee curve che richiamano il generoso seno della donna africana e il valore fondamentale della maternità.
Per questo sulla facciata sarà realizzato il mosaico che rappresenta Maria Ausiliatrice


 


I costi per la realizzazione

La scelta di realizzare una struttura che possa ac­cogliere 2.000 persone nelle celebrazioni festive o nei pellegrinaggi ha determinato anche le caratte­ristiche costruttive, le dimensioni.
Le fondazioni invece hanno dovuto tener conto del terreno alluvionale del quartiere di Buterere. A giugno del 2013 sarà terminata l’ossatura principa­le del Santuario: le fondazioni, i pilastri e le tra­vi dell’intera struttura fino all’altezza di 18 metri. Questi lavori sono costati un milione di Euro.

Restano da fare

Copertura in legno, Tetto in Ondulit, Pareti, Pavi­menti, Presbiterio e Altare, Impianti luce e voce, Rifiniture interne e esterne, Suppellettili sacre, Ta­bernacolo, statua Maria Ausiliatrice, Mosaici, Para­menti, tuniche, ecc.
Tante sono le persone credenti, semplici, non ric­che che si sono impegnate a versare delle picco­le quote trimestrali per garantire la continuità di questa realizzazione.
Non abbiamo avuto nessun contributo da Enti, Banche e Fondazioni.

Pane lavoro e ... Paradiso

Questa frase è di Don Bosco. 
Volere il bene e il futuro dei moltissimi gio­vani poveri del Burundi con il cuore di Don Bosco non può essere ridotto a fornire loro solo “pane e lavoro”, tanto necessari, come abbiamo fatto rea­lizzando, con l’aiuto di molti, la Citè des Jeunes di Buterere e i suoi splendidi laboratori.
I poveri non hanno solo il tubo digerente; sono persone che hanno diritto ad una vita che abbia senso e quindi hanno diritto di sentire che Dio è Padre per ciascuno di loro; hanno diritto ad un an­nuncio di fede chiaro e forte, visibile, sociale, co­munitario come sarà questo Santuario nazionale a Maria Ausiliatrice.
È necessario un segnale che dica a questo popolo frustrato da anni di violenze e ora da una situa­zione di grave povertà che la forza e l’ispirazione per risolvere i problemi della guerra e della fame scaturiscono anche e soprattutto da una visione cristiana della vita, da una fraternità basata sulla giustizia, da un perdono che attinge la sua forza nella passione di Cristo.


PER CONTRIBUIRE
Tutte le offerte sono deducibili o detraibili ver­sandole al VIS, Volontariato Internazionale Sale­siano, la ONG dei salesiani, che sta finanziando i lavori.

Causale: Progetto CEM Burundi
Posta: CCP 88182001 intestato VIS, via Appia Antica 126 – 00179 Roma
Banca: Credito Valtellinese Codice IBAN: IT82T 05216 03229 0000 0002 4005
Bic/Swift: BPCVIT2S

Santuario_Burundi.pdf