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Spiritualità: Dal Cuore di Cristo alla Trinità

di Don Ferdinando Colombo

L’azione dello Spirito Santo

In ogni intervento di Dio è sempre impegnata tutta la Trinità, ma Gesù ci ha detto che avrebbe comunicato con noi nello Spirito Santo. È lo Spirito che genera la vita come è raccontato nel libro della Genesi, trasformando l’argilla in un corpo vivente. È lo Spirito che fa risorgere il corpo crocifisso di Gesù.  Lo Spirito è il grande dono promesso da Cristo per garantire che anche in sua assenza noi saremo uniti con Lui e tra di noi.

Per questo celebriamo la festa di Pentecoste come il giorno della nascita della Chiesa perché lo Spirito unisce uomini divisi per razza, lingua, cultura nell’unico organismo dell’amore di Gesù Cristo che è la Chiesa, la Sua sposa.

Quando il colpo di lancia squarcia il costato di Cristo dal suo Cuore scaturisce lo Spirito che genera la nuova vita simboleggiata  dall’acqua che vivifica e dal sangue che alimenta la vita. Questo ci i introduce nel mistero pasquale: dal Cuore trafitto del Signore scaturisce la fonte viva dei sacramenti, e quindi della Comunità cristiana; il chicco di grano che muore diventa spiga, portando attraverso i tempi il frutto della Chiesa vivente.

Commentando questa pagina di vangelo, scriveva il Card. Ratzingher: «L’acqua che esce dal cuore squarciato di Cristo esprime anche il legame tra l’azione di Cristo e l’azione dello Spirito Santo: l’acqua viva, che scaturisce dal costato del Signore, è lo Spirito Santo; egli è la fonte viva che trasforma il deserto in una terra fiorente».

 

Conoscere, sperimentare e testimoniare Cristo

Per questo la devozione al Sacro Cuore prende il suo avvio nel nutrire abbondantemente la nostra spiritualità con la conoscenza approfondita della Parola di Dio che “fa memoria” della vita di Cristo, del significato profondo dei fatti della sua vita. 

Proprio perché dal suo Costato scaturisce lo Spirito, il Cuore trafitto del Redentore è la sorgente alla quale dobbiamo attingere per raggiungere la vera conoscenza di Gesù Cristo e sperimentare più a fondo il suo amore.

L’ assidua meditazione ci permetterà di conoscere e fare esperienza  dell'amore di Dio che si rivela esclusivamente in Gesù Cristo, “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo unico Figlio perché chi crede in lui non muoia ma abbia vita eterna” (Gv 3,16).

Potremo sperimentare questo amore tenendo fisso lo sguardo su di Lui, nelle prove della vita fino a vivere completamente dell'esperienza del suo amore, “completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa” (Col 1,24).

Potremo infine testimoniarlo agli altri invitandoli a magnificare il Signore perché ha fatto cose grandi colui che è potente (Lc 2).  

 

Gesù vuole la nostra santità.

La vera devozione al Cuore di Gesù consiste in questo: conoscere Dio e conoscere noi stessi, guardare a Gesù e affidarci a Lui che ci esorta, ci istruisce, ci guida verso la pienezza dell’amore per Dio e per i fratelli. “Dio è amore, e chi vive nell'amore è unito a Dio, e Dio è presente in lui...” come ci dice San Giovanni nella sua prima lettera. Conoscere, sperimentare e testimoniarlo è la sostanza della vera devozione al Sacro Cuore.

Camminare uniti a Cristo è una strada maestra verso la santità, verso l’intimità più profonda con Dio stesso.  Con san Paolo possiamo dire: “ Non son più io che vivo: è Cristo che vive in me. La vita che ora vivo in questo mondo la vivo per la fede nel Figlio di Dio che mi ha amato e volle morire per me.” (Galati 2,20)

Il suo amore non conosce limiti e ci viene donato gratuitamente; unico limite in questo cammino di santità può essere la nostra superficialità, la nostra limitatezza umana, l’incostanza che non riesce a mantenere il ritmo del cammino.

 

Tutta la Trinità è in azione per santificarci

Nel capitolo 14 del vangelo di Giovanni, Gesù preannuncia agli apostoli il suo ritorno al Padre, ma li assicura che non li lascerà orfani. «Il Padre vi darà un altro difensore, lo Spirito della Verità che starà sempre con voi - e in un crescendo di dichiarazioni d’amore aggiunge - conoscerete che io vivo unito al Padre, e voi siete uniti a me e io a voi – e ancora - se uno mi ama, metterà in pratica la mia parola, e il Padre mio lo amerà. Io verrò da lui con il Padre mio e abiteremo con lui».

La Trinità ha scelto il nostro cuore come sua abitazione, o meglio, Padre Figlio e Spirito Santo ci avvolgono e ci coinvolgono nel loro amore. La loro iniziativa totalmente preveniente e gratuita fin dal giorno del nostro Battesimo attende la nostra risposta, una risposta proporzionata.

È Gesù stesso che ci suggerisce come rispondere; ancora di più, si rende disponibile con il suo corpo e il suo sangue perche nutrendoci di lui tutta la nostra persona, anche il nostro corpo diventi un sacrifico d’amore. Una devozione al Sacro Cuore che si alimenti dell’Eucaristia per avere la forza di vivere tutta la giornata in stile eucaristico, di ringraziamento al Signore e di servizio ai fratelli, è il vertice e la sostanza della vita cristiana. Di questo gioisce il mio cuore, esulta la mia anima; anche il mio corpo riposa al sicuro!