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Missioni: I salesiani in Pakistan

di Don Peter Zago sdb

Noi Salesiani siamo stati invitati 14 anni fa da mons. Joseph Coutts, Vescovo di Hyderabad-Quetta per aiutare la chiesa locale nella cura pastorale della comunità cristiana e per esercitare il nostro carisma di cura per i bambini più trascurati e abbandonati e verso i giovani.

Costruito un centro giovanile a Quetta, è stata effettuata una ricerca da un assistente sociale cristiana sulle condizioni dei bambini di strada la cui unica occupazione era quella di raccogliere gli avanzi della spazzatura per le strade per poter mangiare.

Il programma nasce nel marzo del 2001, per offrire l'opportunità di frequentare la scuola regolare.  La maggior parte dei bambini sono figli e figlie di profughi provenienti dall’Afghanistan o dal Territorio del Nord Ovest.

 

Informazioni di base

Quetta, la capitale del Belucistan (una delle 4 regioni del Pakistan) si trova molto vicino al confine con l'Afghanistan. Estesa in un’area di 10 per 15 km, circondata da alte montagne la sua popolazione negli ultimi dieci anni è raddoppiata, raggiungendo 2 milioni a causa dell'immigrazione massiccia dal vicino politicamente travagliato Afghanistan e dalle tribù del Territorio del Nord Ovest. La grande maggioranza sono musulmani, ma la popolazione cattolica è piuttosto forte con un totale di 35.000. Come minoranza, i cristiani hanno scarso accesso ad elevate posizioni politiche e sociali, ma quanto all’istruzione hanno una posizione migliore rispetto alla maggior parte degli immigrati e di altre minoranze.

La cosa triste e più dolorosa è vedere i figli di questi immigrati miserabili battere le strade e i sobborghi chiedendo l'elemosina e cibo, per provvedere a se stessi siccome i loro genitori non possono provvedere alle loro necessità vitali di base e alla loro istruzione.

Questa esperienza positiva ha spinto i salesiani a ingrandire la loro capacità di raggiungere migliaia di minoranze povere e bambini di strada fornendo loro un regolare programma di educazione in un ambiente sano di amicizia e di comprensione reciproca.

 

Come il progetto Don Bosco è riuscito ad affrontare il problema

Ai salesiani è stato chiesto dal Vescovo locale la costruzione e la cura di una nuova parrocchia in uno dei più poveri quartieri di Quetta (Issa nagri), che, insieme a 275 famiglie cattoliche, ospita anche migliaia di immigrati e rifugiati.

I Salesiani hanno dapprima deciso di rinviare la costruzione della Chiesa e degli uffici, per concentrarsi direttamente sulla necessità di educazione dei giovani poveri e figli di immigrati. I lavori di costruzione della scuola, un edificio di due piani, sono stati avviati nel gennaio 2002 e la scuola è stata inaugurata nel maggio 2003.               

 

 

Don Bosco Learning Center

Il “programma formale” di educazione mattutina va dalle 8 alle 14.

La sessione del mattino è formata da studenti regolari e segue il programma di studi della scuola in Pakistan dall’asilo alla classe decima. Della popolazione totale, il 46% sono musulmani e il 55 cristiani. La popolazione scolastica che frequenta questo programma mattutino è di 1350 studenti

Il programma pomeridiano "non formale", dalle 14 alle 18.

È formata da 398 studenti, drop out, bambini di strada e bambini lavoratori a cui insegnare le basi: urdu, inglese, Scienze, Religione, Arte, e formazione professionale in sartoria, confezione indumenti, computer e saldatura. Quando questi studenti sono pronti possono anche entrare nel programma del mattino. Questa metodologia richiede flessibilità perché deve raggiungere i bambini nella loro situazione concreta. Di conseguenza, il personale deve essere scelto e preparato bene con programmi in corso di aggiornamento, che puntano su valori sociali, psicologici e su valutazioni costanti.

 

Obiettivi e risultati

Le famiglie povere delle minoranze (cristiani, indù, Farsi) e le famiglie povere musulmane, sciiti, sunniti con molti bambini, spesso gravate da spese elevate nelle scuole pubbliche o private, sono accettate e pagano in base alla loro capacità finanziaria. Inoltre abbiamo iniziato un forte movimento per borse di studio richieste ai paesi europei.

Agli immigrati e alle famiglie molto povere che non possono permettersi il pagamento saranno assicurate quattro ore gratuite di formazione di base per i loro figli nel programma non formale del pomeriggio, in modo che al mattino i bambini possono guadagnare qualcosa per aiutare la famiglia. Il nostro obiettivo finale è quello di ottenere che la maggior parte di questi bambini ritorni al programma di formazione regolare.

Il nostro sistema di istruzione ospita gli studenti di tutti i gruppi etnici e religiosi, ragazzi e ragazze insieme, e può favorire il rispetto reciproco e la pace per una società meno violenta e più umana.