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Pasqua 2014


 

Auguri di una Santa Pasqua

  

 

La crisi economica ci ha aiutato a rompere l’uovo artificiale del consumismo e la grande sorpresa è la riscoperta di relazioni umane più semplici e reali, più solidali.  Rompiamo anche il guscio della formalità di auguri superficiali ed immergiamoci nel gioioso mistero della Pasqua.

 

La prima volta che appare il termine Pasqua è nella notte di fuga degli Ebrei dall’Egitto: ricorda il coraggio di rischiare la vita per sottrarsi alla prepotenza di chi strumentalizza la tua vita calpestando la tua dignità.  È un programma  anche per noi tante volte schiavi di idoli terreni che ci impediscono di essere disponibili ai grandi sogni di Dio su di noi.

 

Subito dopo Pasqua è il passaggio del Mar Rosso a piedi asciutti, mentre i nemici sono travolti dalle acque: l’impossibile diventa esperienza vissuta contro ogni aspettativa. Quante volte con il Sacramento della Riconciliazione il Signore ci ha resi vittoriosi su abitudini che sembravano invincibili e ci fatto sperimentare che “nulla è impossibile a Dio”.

 

«Ho tanto desiderato consumare la mia Pasqua con voi» è il grido d’amore che esce dal cuore di Cristo che chiama i suoi Apostoli attorno a sé, vero agnello pasquale, e nel segno del pane e del vino si unisce intimamente a ciascuno di loro, anche a Giuda. L’Eucaristia è Amore che chiama amore: decidiamoci ad abbandonarci alla forza dello Spirito Santo che vuole trasformare il nostro cuore di pietra in un cuore di carne, misericordioso come quello di Cristo.

 

«Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino al segno supremo». Gesù muore, risorge, appare nel cenacolo e si fa riconoscere dalle ferite gloriose che provano inequivocabilmente un amore senza limiti. Pasqua è riconoscere che il sangue del Figlio immolato ci ha introdotto nella vita divina e la forza trasformante dello Spirito Santo ci ha resi figli dell’unico Padre.

 

Pasqua dunque è liberazione, è vittoria sul male, è speranza perché consapevoli di aver ricevuto la forza che ti dà il coraggio di pagare qualunque prezzo pur di vivere amando Cristo e i fratelli.

 

Accompagno questi auguri con la preghiera, chiedendovi una più intensa partecipazione all’appuntamento spirituale delle ore 8 di ogni mattina quando “la rete delle persone che pregano le une per le altre” si unisce a Cristo morto e risorto, che si fa cibo di vita eterna per noi. È la nostra Pasqua quotidiana.

 

A questi miei auguri si associano anche Luisa, Tina, Maria Rosa e Gianni che lavorano con me. Sul nostro sito www.sacrocuore-bologna.it troverete materiale utile per la riflessione e la preghiera.

                            Don Ferdinando Colombo