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Maggio: Mese della Madonna

di Don Ferdinando Colombo

Bologna, Maggio 2014

 

Carissime e carissimi amici,

                                           viviamo questo mese di maggio prendendo coscienza che Maria, la Madre, ci accompagna e ci sospinge maternamente verso il Figlio, Gesù.  
            Lei ha saputo orientare su Gesù, e solo su Gesù, ogni momento della sua vita: i nove mesi dell'attesa, i primi anni della cura e della crescita, l'ora dell'inizio dei segni, l'ora del dono supremo al Calvario. Chiediamo il suo intervento materno perché aiuti anche noi a vivere questo orientamento spirituale su Cristo, per essere resi capaci di amare i fratelli come li ha amati Lui.   

In occasione della Santa Pasqua mi sono trovato immerso in un coro di riflessioni e di preghiere che hanno dato un vero contenuto di fede ai tradizionali auguri.  Ringrazio con voi il Signore Risorto che in questi semplici segni di fraternità ci fa pregustare la comunione d'Amore che vivremo quando saremo perfettamente uniti a Lui e al Padre nello Spirito Santo. 
            Ma nei Vangeli che leggiamo in queste domeniche c'è di più. Gesù vuole che condividiamo il Suo progetto: raggiungere il cuore di ogni persona umana per infiam-marla del suo amore e rivelargli il volto di Dio che è Padre, che è Amore Misericordioso. In una parola ci vuole suoi collaboratori e collaboratrici nel salvare tutti gli uomini. 
           La nostra risposta possiamo dargliela partecipando all'Eucaristia, possibilmente quotidiana, nella quale Cristo ci dona la forza del suo amore che ci coinvolge, ci purifica, ci abilita ad essere suoi ambasciatori, ci responsabilizza a vivere, istante per istante, la vita come dono; una vita eucaristica offerta, insieme con Lui, al Padre per la salvezza di tutti e di ciascuno. 

La rete di persone che pregano le une per le altre e che hanno scelto come punto di riferimento, come appuntamento spirituale, l'Eucaristia delle ore 8 di ogni giorno, diventa così un segno concreto della dilatazione del Cuore di Cristo che riesce a coinvolgere, nella fede e nella speranza, migliaia e migliaia di persone strappandole dallo scoraggiamento, dal dubbio, dalla paura e forse anche dalla disperazione che questa vita frenetica e individualista porta con sé. Certamente non è l’ora dell'orologio, ma quella del cuore a stabilire il momento del contatto. Posso affermare che l’ora dell’Eucaristia  è l'ora della grazia, l'ora dei miracoli spirituali: sono innumerevoli le testimonianze di persone che in questa comunione di preghiera hanno ritrovato la forza di vivere, di credere e di amare. 

Maria Ausiliatrice che festeggeremo il 24 maggio vi accompagni con attenzione materna. 

                Don Ferdinando Colombo


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