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Alexandrina - sposa di Cristo

di La Redazione

Il tradizionale volumetto estivo di quest’anno è veramente eccezionale e ti introduce in una avventura superiore alle vicende ordinarie perché è straordinaria la scelta di Gesù di dialogare d’amore ogni giorno con Alexandrina Da Costa rendendola capace di giorno in giorno di rivivere sempre più profondamente la sua donazione d’amore che passa attraverso la Passione, la Croce, la sete ardente di salvare tutti gli uomini.

La risposta di Alexandrina è caratterizzata da un innamoramento progressivo, totalitario che la rende disponibile a qualunque prova pur di vivere in comunione con Cristo, fino alla mistica unione fisica del suo cuore con quello di Cristo e di Maria, fino a volersi fare carico di tutte le sofferenze fisiche, ma soprattutto spirituali che albergano nel cuore di Cristo dal giorno della sua incarnazione ad oggi e che hanno come fine la Salvezza eterna di tutti gli uomini di tutti i tempi.

Per la ricchezza misteriosa ma reale del Corpo Mistico, l’umanità di Alexandrina diventa parte dell’umanità di Cristo e superando tempo e spazio rivive nel corpo e nello spirito le sofferenze di Cristo, divenendo partecipe dell’immolazione di Cristo per la Redenzione del mondo.

Questa incredibile avventura è stata vissuta da una ragazza portoghese che aveva fatto solo la prima elementare, e che è rimasta paralizzata dai 19 ai 51 anni, ma che ha dettato e fatto scrivere tutto quello che il Signore le faceva vivere con l’aiuto di sua sorella e dei suoi due Direttori spirituali, realizzando il primo miracolo: permettere a tutti noi di affacciarci sul mistero di Dio. Pagine caratterizzate da una perfetta forma espressiva, ricche di immagini, di descrizioni, di analisi profonde. Tocca tutti i temi più importanti delle fede cristiana con una perfezione di termini teologici  in cui è evidente la luce sfolgorante dello Spirito Santo che ispira.

Il linguaggio oscilla tra due poli: la gioiosa esaltazione di un cuore innamorato che ha come partner la persona di Cristo, vero Dio e vero uomo risorto da cui riceve gratuitamente grazie e doni spirituali che le permettono di essere con Lui nella vita trinitaria e il senso di nullità, di impotenza, di morte che la creatura umana prova dinanzi all’abisso incolmabile che separa l’umano dal divino, il peccato dalla grazia, l’inferno dal Paradiso. Da una parte l’inarrestabile Amore Misericordioso di Cristo che insegue, spasima, soffre per ogni creatura umana a cui vuole rivelare che la vita vera inizia quando si lascia avvolgere e impregnare dal suo amore gratuito perché la vuole in comunione con Lui, dall’altra il peso insopportabile del peccato, del rifiuto, del vizio, della bestialità che porta alla guerra, che distrugge l’uomo, fino a cancellarne l’esistenza per sempre.

Alexandrina si fa carico di tutto questo e rivive nella sua persona l’estasi che la porta ad un Matrimonio Spirituale con Cristo, ma anche tutte le sofferenze della Passione fino all’annullamento di tutta la sua persona, la morte mistica, perché si è offerta come vittima per la salvezza del mondo e Cristo le fa sperimentare quello che Lui ha vissuto e vive nel Suo Cuore per Redimere il mondo.

Tutto questo avviene nella povera normalità di una ragazza nata fuori dal matrimonio, da un papà da dimenticare e che sparisce presto, e che poi, da donna, è malata, paralizzata, vive in un paese insignificante, in una povera casa. I mezzi sono sproporzionati, ma Dio è grande.

Ad Alexandrina Gesù affida il compito di spronare il Papa a consacrare il mondo al Cuore Immacolato di Maria per scongiurare la guerra, per evitare mali peggiori.

Il suo secondo Direttore spirituale è un Salesiano, Don Umberto Pasquale, che le parla di Don Bosco e della terza famiglia che ha fondato: così Alexandrina fa la promessa e diventa Salesiana Cooperatrice e si impegna ad offrire le sue sofferenze per i giovani e i loro educatori.

Il sigillo della presenza potente di Cristo è il grande dono di farla vivere per 13 anni, gli ultimi della sua vita, nutrendosi solo dell’Eucaristia quotidiana, senza bere e senza mangiare null’altro.

In definitiva è una meravigliosa storia d’amore davanti alla quale molte delle nostre vicende quotidiane rivelano la nostra superficialità,l’incapacità di donarci, l’orizzonte meschino della ricerca del nostro successo.

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