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Abbiate sempre fiducia nella misericordia di Dio

di Cesare Bissoli sacerdote salesiano

Abbiate sempre fiducia nella misericordia di Dio

Lo ripete continuamente Papa Francesco: perché?

1. Una parola incantevole che dà profonda speranza

“I peccati sono ferite. E la misericordia di Dio è la carezza su queste piaghe dell’anima”. L’ ha detto Papa Francesco nell’omelia del 7 aprile a S. Marta, nella cappella definita la cattedrale del popolo di Dio.

Se chiedessimo al  nostro amato Papa quale è la parola che preferisce rivolgere alla gente  di tutto il mondo, lui direbbe che la prima parola è “misericordia”.
In un anno di servizio alla Chiesa deve averla ripetuta più di un centinaio di volte. E la “misericordia” è prima perché è la più importante. Ed è la più importante perché tocca Dio nel cuore ed esprime la relazione intima, profonda  e stabile che egli vuol avere con ciascuno di noi: con chi crede, con chi non crede, con  chi vive nel peccato, ma anche con chi vive nella sua grazia. Ecco ancora una sua definizione sempre nell’omelia del 7 aprile: “La misericordia è come il cielo. Noi guardiamo il cielo, tante stelle, tante stelle; ma quando viene il sole, al mattino, con tanta luce, le stelle non si vedono.
E così è la misericordia di Dio: una grande luce di amore, di tenerezza”.

La misericordia è un dono di Dio, noi tutti ne abbiamo bisogno e Lui vuol donarla a tutti. Qui vengono diverse domande che in un modo o in un altro ricevono la risposta dal Papa stesso nei suoi diversi interventi. Ne facciamo due:

2. Da dove attinge Papa Francesco questa certezza?

Dalla Sacra Scrittura, perché  è Parola di Dio, specialmente dall’esempio di Gesù nel vangelo. Il Papa richiama l’attenzione su tre punti.

* “Siamo tutti peccatori, anch’io”. È una confessione che Papa Francesco afferma di sé con  sincera umiltà, ma che ci riguarda tutti. La verità sgorga dalle prime pagine della Bibbia, da quella drammatica situazione  creata dal peccato di origine. Situazione che ha la sua penosa conferma lungo tutta la storia, dall’omicidio di Caino fino al filo nero della ingiustizia e della violenza dei nostri giorni.

Dice il Papa: “Quanti di noi forse dovrebbero andare all’inferno? E quella è una condanna giusta… e lui perdona. Come? Con questa misericordia”.

* Ecco allora la predilezione del Papa per i racconti di perdono di Gesù nel Vangelo.Tra di essi, questi tre in particolare: la parabola del figlio prodigo, o meglio del padre prodigo di amore che ricupera il figlio perduto; la parabola del buon samaritano che Gesù loda perché “ha avuto misericordia”; il fatto clamoroso della donna che ha commesso adulterio, ma alla quale Gesù dona il perdono di Dio che le assicura la stessa vita fisica, perché la volevano lapidare.

* Chiaramente questo non significa che la misericordia di Dio sia come un buffetto sulla guancia di un bambino: è un atto di amore di Dio per guarirci dal male, dal peccato anzitutto. Ce lo ha meritato Gesù dando la sua stessa vita per noi. La Pasqua è la grande festa della misericordia di Dio.

3. Come si vive la misericordia di Dio ?

La misericordia di Dio va vissuta come un dono che si riceve ed un dono che si trasmette

* Nella Chiesa esiste il sacramento della misericordia, è la confessione o riconciliazione. L’ha voluto direttamente Gesù. Ha fatto il giro del mondo la foto di qualche mese fa, dove si vede Papa Francesco, entrato nella basilica di S. Pietro per confessare, andare direttamente ad un confessionale; e si è confessato davanti a tutti! Nella parrocchia dove vado sono venute  tre persone che hanno chiesto di confessarsi perché hanno visto fare ciò da Papa Francesco

* “Va in pace e non peccare più” dice Gesù alla donna perdonata. La misericordia di Dio è un atto di liberazione e di conforto che ci rende adulti nella fede, che si manifesta in una permanente fiducia in Lui, capiti ciò che capiti.

*“Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia”; “Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro celeste”. Sono parole di Gesù, chiarissime. Condividi con gli altri ciò che hai ricevuto!

Diceva S. Leopoldo Mandic indimenticabile confessore nella basilica di S. Antonio da Padova: ”Se il Crocifisso mi rimproverasse della manica larga, gli risponderei: questo cattivo esempio me lo hai dato tu”.

Un libro da leggere per approfondire il nostro tema l’ha suggerito lo stesso Papa Francesco: W.Kasper, Misericordia, Queriniana, Brescia 2013