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La missione della famiglia nel mondo

di Don Ferdinando Colombo

Quest'anno il mese di ottobre è gravido di scelte decisive per «la missione della famiglia nel mondo».

Il Sinodo sulla famiglia

Tutti aspettiamo che si manifesti la luce dello Spirito Santo nelle proposte che verranno formulate dal Sinodo dei Vescovi e nasca un felice incontro tra l'infinita Misericordia del Padre, che non abbandona nessuno dei suoi figli, soprattutto se ferito sul campo di battaglia della vita, e la riaffermazione dell'altissima meta a cui devono tendere tutte le famiglie:  Mistero Grande, immagine dell'indissolubile vincolo d'amore della Trinità, piccola Chiesa in cui Cristo rivive la sua fedele donazione.

 

Lo scenario attorno a noi

Il mondo si è fatto piccolo, in otto ore d'aereo possiamo arrivare in qualunque nazione. La comunicazione sociale ci rende direttamente spettatori di avvenimenti dolorosi che caratterizzano culture diverse e lontane: restiamo impotenti ad intervenire, ma angosciati e pensosi su quello che ci riserva il futuro. Persone di ogni popolo e nazione si incrociano nelle nostre piazze.

La Giornata Missionaria Mondiale ci ricorda che noi siamo debitori verso il mondo intero di questo annuncio che dà senso alla vita: «Gesù Cristo è il volto della Misericordia del Padre». Abbiamo il dovere di dire agli uomini di oggi, con un linguaggio comprensibile da tutti, che «Dio è amore».

Papa Francesco afferma che la credibilità della Chiesa  passa attraverso la strada dell'amore misericordioso. Ci invita a diventare missionari della Misericordia:

«Apriamo i nostri occhi per guardare le miserie del mondo, le ferite di tanti fratelli e sorelle privati della dignità, e sentiamoci provocati ad ascoltare il loro grido di aiuto. Le nostre mani stringano le loro mani, e tiriamoli a noi perché sentano il calore della nostra presenza, dell’amicizia e della fraternità. Che il loro grido diventi il nostro e insieme possiamo spezzare la barriera di indifferenza che spesso regna sovrana per nascondere l’ipocrisia e l’egoismo».

 

Il Rosario, la preghiera che fa bene al cuore

Il 17 novembre 2013 all’Angelus della domenica, il Papa consigliò e, poi, fece distribuire ai pellegrini in piazza San Pietro una medicina spirituale: la Misericordina.

Nella confezione, simile in tutto a quella di un farmaco, c’erano il “bugiardino” (il foglietto con le istruzioni) e, appunto, un rosario, quei “50 grani per il cuore” che fanno «bene al cuore, all’anima, a tutta la vita.

Ogni "Ave Maria" diventa occasione per ricordare le persone e le situazioni che ci stanno a cuore e affidarle a Maria.

La meditazione dei misteri della vita di Gesù ispira le nostre scelte e ci dà la certezza che Lui è presente per perdonarci e sostenerci.

«Rivolgiamo a Maria la preghiera antica e sempre nuova della Salve Regina, perché non si stanchi mai di rivolgere a noi i suoi occhi misericordiosi e ci renda degni di contemplare il volto della misericordia, suo Figlio Gesù».

 

Restiamo uniti nella preghiera: ogni mattina alle ore 8 io celebro l'Eucaristia all'altare del Sacro Cuore nel nostro Santuario di Bologna, Con me si unisce spiritualmente la rete delle persone che pregano le une per le altre. Sono migliaia di persone, dall'Italia, dal mondo, dai conventi di clausura. Unisciti anche tu: è un'ora di grazia, l'ora dei miracoli della Misericordia.