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La voce dei lettori

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Inviato da Palmira

Palmira - Bologna

Caro don Ferdinando,

 mi chiamo Palmira C. compirò 80 anni il 28/03/11.Desidero condividere con lei un po’ della mia vita. Mi sono sposata con Domenico nel 1957, abbiamo avuto 4 figli maschi. La nostra vita è stata segnata da sacrifici e gioie che abbiamo condiviso insieme confortati dalla nostra Fede. Mio marito originario di un paese in provincia di dei bombardamenti perse le tracce dei suoi e solo attraverso la CRI, dopo essere tornato da Torino a piedi al suo paese (circa 800 km.), riuscì a ricongiungersi con la sua famiglia. Dopo 25 anni di matrimonio, in occasione di una visita ad un santuario in Val di Sesia, mio marito telefonò ai salesiani di Valdocco i quali dopo aver saputo che era un ex allievo del tempo di guerra, ci invitarono e fummo da loro ospitati per qualche giorno. Non vi dico la gioia che provammo, soprattutto mio marito, nel tornare a rivedere il collegio e la chiesa di Maria Ausiliatrice, riuscimmo anche ad incontrare alcune suore che erano presenti al tempo in cui Domenico era studente. I nostri 4 figli maschi sono stati educati alla fede fin da piccoli e formati attraverso esperienze sane (campi di azione cattolica,sport, gruppi giovanili parrocchiali). Quando il mio terzo figlio si laureò in geologia e il suo papà era salito al cielo da un mese, trovò lavoro provvisorio in Provincia a Gorizia, Stava per sposarsi, ma purtroppo l’assunzione tanto attesa non arrivò. Il papà dal cielo lo guidò all’istituto salesiano di Udine, dove trovò lavoro. Nel frattempo la Provincia di Gorizia telefonò per assumerlo definitivamente. Il commento di mio figlio fu:- per Udine, dai Salesiani, 40 km., per Gorizia 23 km, mamma io vado dai Salesiani!!- Lo spirito del papà aveva provveduto!

Ora io sono sempre in casa, con la compagnia di Radio Maria, sono malata, (ho il cancro sotto forma di una anemia emolitica) devo stare molto attenta a non cadere, comunque la chemio che ho fatta è servita a fermarlo. Le chiedo un ricordo nella preghiera per me ed i miei figli.

 

La saluto caramente,