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Preghiere

 

Gesù

Pasqua


PASQUA

 Pasqua è Gesù che ha detto:
IO SONO LA RISURREZZIONE E LA VITA.
È una parola che ti sorprende anche oggi;
anche oggi, se credi, rinnova i tuoi giorni.

Pasqua è Gesù che vince la morte:
ogni tipo di morte.

Pasqua è gridare con la Chiesa delle origini:
"O morte, dove è la tua vittoria?"

Pasqua è questa certezza:
"Noi siamo più che vincitori"
con Cristo Risorto.

Pasqua è la forte chiamata
a far morire l'egoismo
perché risorga l'amore.

Pasqua è dunque comprensione e compassione
misericordia e perdono
pazienza e longanimità
empatia e simpatia
accoglienza e dono dite,
azzerando ogni titubanza e paura.

Pasqua è la pietra dell'indifferenza
ribaltata dal cuore
e gettata lontano, molto lontano dal tuo vissuto.


Pasqua è la primavera dell'umile amore
che germoglia in preghiera
e promette i frutti dello Spirito:
gioia - soprattutto - e bontà.


Risorto ora con Cristo,
hai di nuovo il coraggio di sperare
cantando la vita
alla sua perenne sorgente
che è perenne novità.

Pasqua è far morire ogni morte
perché con Cristo Signore
tutta la vita risorga
in fede speranza e carità.

Comunità di San Biagio
Subiaco 5. Pasqua 2011

 

 

Tardi ti ho Amato


«Tardi ti ho amato, Bellezza tanto antica e tanto nuova; tardi ti ho amato!
Tu eri dentro di me, e io stavo fuori, ti cercavo qui, gettandomi, deforme, sulle belle forme delle tue creature. Tu eri con me, ma io non ero con te.
Mi tenevano lontano da te le creature che, pure, se non esistessero in te, non esisterebbero per niente.
Tu mi hai chiamato e il tuo grido ha vinto la mia sordita';
hai brillato, e la tua luce ha vinto la mia cecita';
hai diffuso il tuo profumo, e io l'ho respirato, e ora anelo a te; ti ho gustato, e ora ho fame e sete di te; mi hai toccato, e ora ardo dal desiderio della tua pace»

(S.Agostino di Tagore al Signore)

Per il mattino di Pasqua


Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa.
Andrò in giro per le strade
zufolando, così,
fino a che gli altri dicano: è pazzo!
E mi fermerò soprattutto coi bambini
a giocare in periferia,
e poi lascerò un fiore
ad ogni finestra dei poveri
e saluterò chiunque incontrerò per via
inchinandomi fino a terra.
E poi suonerò con le mie mani
le campane sulla torre
a più riprese
finché non sarò esausto.
E a chiunque venga
anche al ricco dirò:
siedi pure alla mia mensa,
(anche il ricco è un povero uomo).
E dirò a tutti:
avete visto il Signore?
Ma lo dirò in silenzio
e solo con un sorriso.

Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa.
Tutto è suo dono
eccetto il nostro peccato.
Ecco, gli darò un'icona
dove lui bambino guarda
agli occhi di sua madre:
così dimenticherà ogni cosa.
Gli raccoglierò dal prato
una goccia di rugiada
è già primavera
ancora primavera
una cosa insperata
non meritata
una cosa che non ha parole;
e poi gli dirò d'indovinare
se sia una lacrima
o una perla di sole
o una goccia di rugiada.
E dirò alla gente:
avete visto il Signore?
Ma lo dirò in silenzio
e solo con un sorriso.

Io vorrei donare una cosa al Signore,
ma non so che cosa.
Non credo più neppure alle mie lacrime,
e queste gioie sono tutte povere:
metterò un garofano rosso sul balcone
canterò una canzone
tutta per lui solo.
Andrò nel bosco questa notte
e abbraccerò gli alberi
e starò in ascolto dell'usignolo,
quell'usignolo che canta sempre solo
da mezzanotte all'alba.
E poi andrò a lavarmi nel fiume
e all'alba passerò sulle porte
di tutti i miei fratelli
e dirò a ogni casa: pace!
e poi cospargerò la terra
d'acqua benedetta in direzione
dei quattro punti dell'universo,
poi non lascerò mai morire
la lampada dell'altare
e ogni domenica mi vestirò di bianco.

SIGNORE PERCHE'


Signore, perché mi hai detto di amare tutti gli uomini?
ero tanto tranquillo a casa mia,
avevo ordinato la mia vita, mi ero sistemato.
• La mia casa era arredata,
mi ci trovavo bene,
da solo,
andavo d’accordo con me stesso.
Al riparo dal vento, dalla pioggia, dal fango,
sarei rimasto puro, chiuso nella mia torre.
• Ma tu, Signore
nella mia fortezza hai scoperto una falla;
mi hai costretto a socchiudere la porta...
come un vento burrascoso,
mi ha scosso l’angoscia dei fratelli;
come si infiltra un raggio di sole,
la Tua grazia mi ha inquietato
ed imprudentemente
ho lasciato socchiusa la porta.
• Fuori gli uomini mi spiavano,
non sapevo che fossero tanto vicini:
in questa casa, in questa via, in questa città.
• L’affamato, il povero, il disoccupato:
non appena ho socchiuso, li ho visti,
con la mano tesa, con lo sguardo teso,
con l’anima tesa.
• I primi sono entrati in casa mia.
Vi era un po’ di posto nel mio cuore,
li ho accolti, li avrei curati, aiutati, protetti.
Saresti rimasto contento, Signore,
ben servito, con decoro, con finezza.
• Fin lì era ragionevole...
Ma quelli che seguivano, gli altri uomini,
non li ho veduti,
i primi li nascondevano.
Erano più numerosi, più poveri;
mi hanno aggredito all’improvviso.
• Ho dovuto restringermi,
far posto in casa mia.
Son dovuti venire da ogni dove,
dalla città, dalla Nazione, dal mondo.
Innumerevoli, inesauribili.
• Non sono più isolati,
ma a gruppi, a catena, legati gli uni agli altri,
saldati come pezzi di umanità.
Trascinano il mondo dietro di loro...
Signore, mi fanno male!
• Sono ingombranti, sono invadenti.
Hanno troppa fame, mi divorano!
Non posso più far nulla.
La mia porta è spalancata.
• Non ne posso più !
E’ troppo per me!
La mia situazione, la mia famiglia,
la mia libertà,
e io?
Signore, ho perso tutto
non c’è più posto per me in casa mia.
• Non temere nulla dice Dio
hai guadagnato tutto.
perché mentre gli uomini entravano
in casa tua,
Io, Tuo Padre,
lo, Tuo Dio,
sono entrato con essi,
tuoi fratelli.
(M. Quoist)

E' ANTIPASQUA


La Pasqua di Cristo è liberazione,
è speranza, è gioia.
Se Cristo è risorto possiamo costruire
rapporti nuovi.
Ogni accoglienza mancata è AntiPasqua.
Ogni rifiuto è AntiPasqua.
Il rifiuto della casa, del lavoro,
dell’istruzione, dei diritti primari.
Antipasqua è lasciare il prossimo
nel vestibolo malinconico della vita,
dove si tira a campare, dove si vegeta solo.
Antipasqua è passare indifferenti vicino
al fratello che è rimasto con l’ala, I’unica ala,
inesorabilmente impigliata nella rete
della miseria e della solitudine.
E si è ormai persuaso di non essere più degno
di volare con te.
Soprattutto per questo fratello sfortunato,
dammi, o Signore, un’ala di riserva.
Un’ultima implorazione, o Signore.
E’ per i poveri. Per i malati, i vecchi,
gli esclusi, per chi ha fame e non ha pane.
Ma anche per chi ha pane e non ha fame.
Per chi si vede sorpassare da tutti.
Per gli sfrattati, gli alcolizzati, le prostitute.
Per chi è solo. Per chi è stanco.
Per chi ha ammainato le vele.
Per chi nasconde sotto il coperchio
di un sorriso, cisterne di dolore.
(Mons. Tonino Bello)

AMARE PER PRIMI


O Signore,
ti ringraziamo
per averci amato per primo,
quando eravamo ancora peccatori.
Concedi a noi di imitare il tuo esempio,
di saper fare il primo passo verso gli altri,
di abbattere per primi
i muri della diffidenza
e del risentimento.

E DANNE ANCHE A QUELLI CHE NON NE HANNO


Signore,
anche oggi, nel metterci intorno alla tavola,
ci rivolgiamo a te:
"Benedici noi
e il cibo che stiamo per prendere.
E danne anche a quelli che non ne hanno".
Signore,
quanti figli tuoi non conoscono la gioia
di trovarsi uniti
intorno ad una tavola imbandita!
Signore,
noi vorremmo che tu pensassi a loro,
ma tu hai chiesto a noi
di dividere il pane con chi ha fame.
Signore,
noi di cibo ne abbiamo tanto!
Noi sprechiamo il pane
perché ha troppa mollica.
Noi sprechiamo la pasta
perché ne abbiamo presa troppa.
Noi sprechiamo la carne
perché c'è troppo grasso.
Noi scartiamo l'acqua
perché preferiamo le bibite....
E danne anche a quelli che non ne hanno.
Signore,
come puoi dare il cibo
a quelli che non ne hanno
se noi lo sprechiamo, e gettiamo tra i rifiuti
quello che potrebbe sfamarli?
Signore,
aiutaci a consumare questo cibo
in amicizia e in allegria
ma anche con senso di responsabilità.
Signore,
aiutaci a ricordare
che tu hai creato i beni della terra per tutti.
Signore,
insegnaci a condividere e a dividere.
Signore,
facci capire che tu non hai mani
se non le nostre mani
per dare il cibo a quelli che non l'hanno.

AMORE PERSONALE E AMORE PER TUTTI


O Signore,
il nostro amore sia sempre concreto
ma abbia insieme
una grande apertura universale.
Non permetterci mai
di scambiarlo con le sue contraffazioni,
con quella forza di egoismo,
di solitudine a due o a più
a cui condanniamo noi stessi,
quando facciamo ghetto.

Quando...


Signore,
quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo,
quando ho sete, mandami qualcuno che ha bisogno di una bevanda,
quando ho freddo, mandami qualcuno da scaldare,
quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare,
quando la mia croce diventa pesante fammi anche condividere la croce di un altro,
quando sono povero, guidami da qualcuno nel bisogno,
quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento,
quando sono umiliato, fa’ che io abbia qualcuno da lodare,
quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare,
quando ho bisogno della comprensione degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia,
quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi,
quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona.

Preghiera di Madre Teresa

AMARE NON A PAROLE MA CON I FATTI


O Signore,
tu ci dici che l'amore vero si nutre di fatti,
non di belle parole.
Donaci un po' della tua fantasia creatrice
per inventare forme concrete
di donazione al prossimo,
che ci impegnino a pagare di persona,
nel lavoro faticoso e disinteressato.

Ringraziamento e Invocazione


Preghiamo

 «Ti ringrazio, Padre, Signore del cielo e della terra.  Ti ringrazio perché hai nascosto queste cose ai grandi e ai sapienti e le hai fatte conoscere ai piccoli.  Sì, Padre, così tu hai voluto».

 «Venite con me, tutti voi che siete stanchi e oppressi: io vi farò riposare».

Risposta: «Credo, Signore, sostieni la mia fede».

 «Accogliete le mie parole e lasciatevi istruire da me».

Risposta: «Parla Signore, il tuo servo ti ascolta».

 «Io non tratto nessuno con violenza e sono buono con tutti. Voi troverete la pace,  perché quel che vi domando è per il vostro bene, quel che vi do da portare è un peso leggero».

Risposta: «Da chi andrò, Signore? Tu solo hai parole che danno la vita eterna»

Preghiera per la famiglia riunita attorno al presepe


DAVANTI AL PRESEPE

La terra tutta si fa bella, Gesù e quasi nasconde le cose brutte per dirti che è felice di accoglierti

Ti fanno festa i monti e i fiumi, ti fanno festa tremando le stelle e la misteriosa stella cometa

Grazie Signore per la natura che mi circonda, aiutami a scoprire in essa la presenza del nostro Padre creatore

 VIENI SIGNORE GESÙ

La gente di Betlemme, Gesù ti fa vedere i suoi lavori. Affannata corre da tutte le parti, pensa ancora ai suoi affari; anche noi ci possiamo immedesimare in essa perché preoccupati delle nostre cose.

Aiutaci ad accoglierti e rivelati nostra luce

 VIENI SIGNORE GESÙ

I pastori, Gesù sembravano dormire ma il loro orecchio è stato attento all'annuncio degli angeli che gli hanno portato la bella notizia.

fa che la nostra attenzione sia rivolta spesso all'annuncio della tua Parola

 VIENI SIGNORE GESÙ

I Re Magi hanno esplorato il cielo e si sono messi in viaggio fiduciosi di incontrarti.

Fa che il nostro viaggio di catechesi alla tua scoperta ci porti ad un vero incontro con Te per offrirti i nostri doni

 VIENI SIGNORE GESÙ

Maria e Giuseppe sono silenziosi e sorpresi di Dio che si fa piccolo. Lei donna che ha detto si a Dio, lui uomo giusto che si fida di quanto Dio gli dice.

Grazie Gesù di questo modello di genitori che ci offri, ti preghiamo per i nostri papà e le nostre mamme perché possano essere da Te aiutati nel loro impegno di educarci

 VIENI SIGNORE GESÙ

David Maria Turoldo


CAMMINA CON NOI SIGNORE

A tutti i cercatori del Tuo volto
mostrati, Signore;
a tutti i pellegrini dell'assoluto,
vieni incontro, Signore;
con quanti si mettono in cammino
e non sanno dove andare
cammina, Signore;
affiancati e cammina con tutti i disperati
sulle strade di Emmaus;
e non offenderti se essi non sanno
che sei Tu ad andare con loro,
Tu che li rendi inquieti
e incendi i loro cuori;
non sanno che ti portano dentro:
con loro fermati poichè si fa sera
e la notte è buia e lunga, Signore.

Madre Teresa di Calcutta


SIGNORE, QUANDO...

Signore,
quando ho fame,
dammi qualcuno che ha bisogno di cibo;
quando ho sete,
mandami qualcuno che ha bisogno di una bevanda;
quando ho freddo,
mandami qualcuno da scaldare;
quando ho un dispiacere,
offrimi qualcuno da consolare;
quando la mia croce diventa pesante,
fammi condividere la croce di un altro;
quando sono povero,
guidami da qualcuno nel bisogno;
quando non ho tempo,
dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono umiliato,
fa' che io abbia qualcuno da lodare;
quando sono scoraggiato,
mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno della comprensione degli altri,
dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando ho bisogno che ci si occupi di me,
mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso,
attira la mia attenzione su un'altra persona.