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Il Santo del giorno

 

Aprile 2024
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15 Gennaio

Nome: LUIGI

Beato Luigi Variara (1875-1923) Sacerdote Salesiano

 

Luigi Variara nasce a Viarigi in provincia di Asti il 15 gennaio 1875 da una famiglia profondamente cristiana. Terminato il ginnasio, egli chiese di farsi salesiano. Entrò in noviziato il 17 Agosto 1891. Fu inviato missionario fra i lebbrosi ad Agua de Dios il 6 Agosto 1894. Nel 1898 fu ordinato sacerdote. Si rivelò presto un ottimo direttore di spirito. Fondò la Congregazione delle "Figlie dei SS. Cuori di Gesù e Maria", che oggi conta 600 religiose. Come don Bosco fu esemplare nell’obbedienza. Di fronte alla calunnia non pronunciava parola. Don Rua da Torino lo incoraggiava. Morì il 1° febbraio 1923, lontano dai suoi lebbrosi, come l'obbedienza aveva voluto. Dal 1932 riposa nella Cappella della Casa Madre delle sue Figlie ad Agua de Dios. È stato beatificato il 14 aprile 2002 da Giovanni Paolo II.

15 Gennaio

Nome: EFISIO

S. EFISIO
Martire († 303)

 

E’ un martire che, si dice, fu messo a morte in Sardegna sotto Diocleziano. Al tempo delle invasioni barbariche le reliquie del santo sarebbero state rimosse da una chiesuola, che esiste ancora presso Capo di Pula non lungi dall’antica Nora, e poi trasportate dentro Cagliari per maggior sicurezza. In verità quella chiesa ha restituito due iscrizioni cristiane antiche, quantunque non datate. Ma nulla si conosce del martire, fuori della sua “passioneâ€, la quale è stata certamente rimaneggiata e in modo superficiale e leggendario.
Ciononostante a Cagliari esiste una antica chiesa dedicata al nostro santo, restaurata nei secoli XVI e XVIII. Fin dal Cinquecento sono sorte confraternite in onore di Efisio e dal 1657 egli è festeggiato il 1 maggio con una solenne processione detta “il calendimaggio cagliaritanoâ€. Nel 1793 i Sardi si opposero ai Francesi, che volevano impossessarsi dell’isola: la loro vittoria fu attribuita ad Efisio, proclamato “comandante supremo dei combattentiâ€.

15 Gennaio

Nome: MAURO

S. MAURO
Abate († 584)

 

Di una quindicina di santi di nome Mauro, ai quali si aggiungono sette o otto sante di nome Maura, soltanto pochi, i più antichi, furono originari dell’Africa, altri furono vescovi in Italia e in Francia, e uno fu missionario in Ungheria. Il San Mauro più celebre fu discepolo di San Benedetto. San Gregorio Magno, che scrisse di lui a pochi decenni di distanza, dice che Mauro usciva da una famiglia senatoriale di Roma, e che seguì San Benedetto nella solitudine, mettendosi al suo servizio. Il tratto più caratteristico di San Mauro fu l’obbedienza, immediata e assoluta. Per questo, nei Dialoghi, San Gregorio narra un episodio, del quale sono protagonisti i due allievi prediletti di San Benedetto.
Un giorno, infatti, Placido che era andato ad attingere acqua, cadde in un lago. San Benedetto chiamò San Mauro e gli disse di correre a salvare il confratello, che l’onda allontanava dalla riva. San Mauro corse fino alla riva, e oltre ancora, sull’acqua. Raggiunse il compagno e lo trasse dal pericolo. Solo quando furono a terra, “voltandosi a drieto – dice San Gregorio – conobbe che era andato sopra l’acqua. Lo qual miracolo Santo Benedetto imputò non ai suoi meriti, ma all’ubbidienza di Mauroâ€. Un giorno venne condotto a Montecassino un bambino muto. Lo presentano a Mauro. Egli da prima si schermisce. Poi, cedendo alle preghiere, lo benedice e lo guarisce. Mauro fondò il primo monastero benedettino in terra francese, sulla riva della Loira, a Glanfeuil. Verso i 70 anni rinunziò al pastorale d’Abate per prepararsi santamente alla morte, che lo colse improvvisa, ma non di sorpresa, il 15 gennaio del 584.