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Il Santo del giorno

 

Marzo 2024

18 Gennaio

Nome: FAUSTINA, LIBERATA

S.ta LIBERATA e S.ta FAUSTINA
Vergini († 580)

 

La più antica notizia di queste due sante è nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani di Goffredo Bussero, del sec.XIII. Vengono notate alcune chiese di Milano e dintorni in cui le due Sante sono venerate. Abbiamo anche notizia dall’Ughelli (in Savio, La Lombardia) di una traslazione delle reliquie delle due Sante dal monastero di S.Margherita di Como alla cattedrale della stessa città al tempo del Vescovo Guido Grimoldi (1096-1125). Una seconda traslazione dalla cattedrale alla chiesa di S.Carpoforo avvenne sotto il Vescovo Leone de’ Lambertenghi nel 1317.
Al tempo della redazione del Martirologio Romano, il Baronio ebbe da Como una segnalazione relativa al culto della sola Liberata, della quale in quella città sarebbero esistiti gli Atti, e l’introdusse nel Martirologio al 18 gennaio. Nel 1613 il Ferrari (Cat. gen., p.36) ricorda ambedue le Sante al 18 gennaio e ne dà una sommaria biografia. Liberata e Faustina sarebbero state due sorelle nate nei pressi di Piacenza, a Rocca d’Algisio (Arx Genesina) nei primi decenni del sec.VI. Prese dall’ideale ascetico, abbandonarono la famiglia e si ritirarono presso Como, dove fondarono un monastero in onore di S. Margherita, nel quale morirono verso il 580 in fama di grande santità.

18 Gennaio

Nome: BEATRICE

Beata BEATRICE II D’ESTE
Monaca (1230-1262)

 

Le poche notizie biografiche ci sono pervenute dal testamento del padre, dalla breve biografia di un monaco padovano, quasi contemporaneo e dalla biografia di una monaca ferrarese. I Bollandisti si limitano a riportare passi di vari autori (Padovano, Signa, martirologi benedettini) ed un miracolo del 1628. Figlia di Azzo IX (VII), marchese d’Este e signore di Ferrara, e di Giovanna di Puglia, Beatrice nacque in Ferrara intorno al 1230. Educata agli esempi della zia Beatrice, monaca, fu data in sposa (1249) a Galeazzo, podestà di Vicenza. Nel raggiungerlo a Milano, ebbe la dolorosa notizia della sua morte in battaglia con-tro Federico II. Ritornata a Ferrara, si ritirò a vita monastica nell’isoletta di S. Lazzaro, ad ovest della città, con alcune damigelle di corte, ricevendo l’abito di S. Benedetto.
Cresciuto il numero delle religiose, ottenne dal Papa Innocenzo IV di trasferirsi nel monastero di S. Stefano della Rotta (1257). Beatrice emise i voti nelle mani del vescovo Giovanni, abbracciando la regola di S. Benedetto il 25 marzo 1254. Vissuta santamente, morì il 18 gennaio 1262. Fu sepolta in un’ala del grande chiostro trasformata in cappella, e il suo sepolcro fu meta di pellegrinaggi. Clemente XIV ne approvò il culto il 23 luglio 1774. Dal suo sepolcro marmoreo, in certi periodi dell’anno, trasuda miracolosamente un liquido e dalle sue ossa si sprigiona un delicato profumo. Le molte grazie ottenute in occasione di calamità pubbliche rendono il luogo oggetto di grande venerazione.