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Il Santo del giorno

 

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19 Ottobre

Nome: GIOVANNI, ISACCO

Santi GIOVANNI DE BRÉBEUF
e ISACCO JOGUES, Sacerdoti
e COMPAGNI martiri (sec. XVII)

 

Le Chiese dell’America del Nord ricordano oggi i “Martiri canadesi”. Meno di un secolo dopo la scoperta del Canada, i Francesi vennero per fondarvi la Nuova Francia. Li seguirono dei missionari Gesuiti che si prodigarono per le popolazioni indigene, evangelizzandole e difendendole dalle losche speculazioni degli europei. Nel gioco di interessi che presto oppose coloni inglesi e olandesi a quelli francesi, le tribù indiane vennero “strumentalizzate”.
Otto Gesuiti che lavoravano fra gli Uroni - in territorio che ora è diviso fra il Canada e gli Stati Uniti - furono massacrati tra il 1642 e il 1649 dagli Irochesi, armati da gente senza scrupoli che vedeva la religione come fumo negli occhi. Sono del gruppo canadese: i padri Giovanni de Brébeuf, Antonio Daniel, Carlo Garnier, Natale Chabanel e il fratello coadiutore Gabriele Lalemant; del gruppo statunitense: i padri Isacco Jogues, Giovanni de la Lande e il fratello coadiutore Renato Goupil. Il 18 ottobre ricorda l’assassinio di Isacco Jogues e di Giovanni de la Lande, ad Auriesville (Stato di New York) nel 1647.

19 Ottobre

Nome: LAURA

S.ta LAURA
Martire († 864)

 

Proveniva da una nobile famiglia Mozarabica di Cordova, Spagna. Si sposò, ma dopo sei anni di matrimonio rimase vedova con due figlie. Si fece monaca in S. Maria di Cuteclara, nei pressi di Cordova e nel 856 divenne badessa.Dopo nove anni, fu condannata a morte dai conquistatori musulmani, fu messa in un bagno di pece bollente, dove morì.
Il ricordo di lei ebbe una certa risonanza specie nel mondo latino americano, tanto che una fanciulla cilena Laura Vicuña emigrata in Argentina alla fine dell’ottocento ed educata presso le suore di Don Bosco, fu beatificata nel 1988 e viene ricordata il 22 gennaio nel calendario universale. La martire Santa Laura ha ancora degli imitatori.

19 Ottobre

Nome: PAOLO

S. PAOLO DELLA CROCE
Sacerdote (1694-1775)

 

Era nato a Ovada (Alessandria) il 3 gennaio 1694. A 19 anni, dopo una predica del suo parroco, era stato folgorato da Dio, che gli si rivelò come “il mio Dio”, “il mio Amato”. Il Cristo Crocifisso diventò “il mio vero Bene”, “il mio unico Bene”. Per un istante, nel 1715, pensò di partire come crociato per aiutare la repubblica di Venezia a difendere l’Occidente cristiano dai Turchi. Ma il 20 febbraio 1716, in una chiesa di Crema, davanti a Gesù Eucaristico esposto sull’altare, capì che Dio voleva altro da lui. Da allora fu tutto un succedersi di “illuminazioni”: nel 1720, comprese che Dio lo voleva contemplativo e innamorato del Crocifisso e suo missionario su tutte le strade per predicare l’amore e la follia della croce, fondatore di una famiglia religiosa dedita all’annuncio e alla meditazione della Passione di Gesù. Paolo Danei - questo il suo nome nel mondo - si preparò alla sua missione nella preghiera, nella solitudine, nello studio, nelle prime esperienze di predicazione e di servizio ai poveri e ai malati. Il 7 giugno 1727, in S. Pietro a Roma, veniva ordinato sacerdote da Papa Benedetto XIII. Nel febbraio 1728, si recava sul monte Argentario (Toscana) dove radunò la sua prima comunità religiosa: era nata la Congregazione dei Padri Passionisti. Il crociato mancato, l’innamorato ardente del Cristo Crocifisso era diventato Padre Paolo della Croce. Dal giorno della sua ordinazione non smise più di predicare: in un secolo che voleva far della vita soltanto la ricerca del piacere facile, il culto della ragione umana come unica regola di vita, Paolo della Croce, annunciava “Cristo e questi Crocifisso”, come unico Salvatore, come unica sorgente di perdono, di grazia e di santità, della vera civiltà umana, come unica porta che conduce al Paradiso. Paolo della Croce vide espandersi la sua Famiglia e nascere il ramo femminile (1771) delle claustrali Passioniste. Predicatore, fondatore, direttore di spirito, mistico di angelico candore, nessuno né alcuna difficoltà riuscirono mai a fermarlo, per l’ardore della sua dedizione al Crocifisso. Morì il 18 ottobre 1775 a Roma e fu iscritto tra i santi nel 1867 da Pio IX.