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Il Santo del giorno

 

Aprile 2024
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25 Novembre

Nome: CATERINA

S.ta CATERINA D’ALESSANDRIA
Martire (IV sec.)

 

La Santa Caterina d’Alessandria d’Egitto è la più nota tra le S. Caterine. Nei suoi riguardi la fantasia sembra che aver passato i limiti, non per inganno o falsificazione, ma allo scopo di dare ai devoti un testo edificante, che colpisse fortemente l’immaginazione. E, infatti, la cosiddetta Passione di Santa Caterina Martire ha i caratteri di una bella, per quanto ingenua novella. La scena è in Alessandria d’Egitto, dove l’Imperatore Massenzio, di passaggio, celebra uno splendido sacrificio agli dei, facendo uccidere ben 130 tori. Egli ordina che, dietro al suo esempio, tutti sacrifichino agli idoli: i ricchi un toro, i poveri un uccello. Ed ecco avanzarsi una bellissima principessa, Caterina, dinanzi alla quale tutti rimangono abbagliati. Lo stesso Imperatore rimane colpito d’ammirazione. Ma Caterina lo rimprovera, gli dice che egli adora dèi falsi. L’Imperatore allora fa chiamare 50 filosofi, per confutare Caterina, i quali però sono ridotti al silenzio dalla portentosa fanciulla. Iratissimo, Massenzio li manda a morte. Caterina parla loro della vita eterna, e li converte tutti nel momento dell’esecuzione. Allora l’Imperatore le offre la corona imperiale. “Cane impudente - gli dice la fanciulla - non ti ho già detto di non voler sposare che il mio Dio?”. Massenzio offeso la fa chiudere in una prigione e la condanna a morire di fame. Ma Caterina è nutrita da un colombo. L’Imperatore le rinnova le sue proposte, ma viene ancora respinto. Allora la fa stritolare dentro una terribile macchina, con ruote piene di punte. Ma i chiodi si spuntano contro la delicata carne della principessa, mentre il popolo grida: “Il Dio dei cristiani è il vero Dio”. Infine l’Imperatore la fa portare fuori della città e Caterina, accompagnata quasi in trionfo da tutto il popolo, recita una bellissima preghiera, in favore di tutti, finchè le viene mozzata la testa. Ed ecco gli Angeli, che scendono a prendere il suo corpo purissimo, per trasportarlo sul Monte Sinai, dove poi sorse un convento a lei dedicato. La pia ed entusiasmante novella rese popolarissima, nel Medioevo, la figura di questa principessa, simbolo di pura gioventù, di chiara bellezza, d’intemerata grazia.