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Il Santo del giorno

 

Marzo 2024

21 Febbraio

Nome: ELEONORA

S.ta ELEONORA
Vergine (XI sec.)

 

Il nome Eleonora richiama subito alla mente, qualcosa di regale, per essere stato portato, in tempi più lontani, da regine e principesse, sante o no. Pare che il nome Eleonora derivi da uno dei dialetti gaelici parlati nelle isole britanniche nell’epoca pre-romana; o il ricordo della terra di Spagna: infatti in Spagna visse e si santificò. La modestia e il silenzio furono gli attributi fondamentali della sua condizione di monaca benedettina, non intenta ai clamori del mondo. Ella si santificò silenziosamente nel monastero benedettino di Peñafort, in Catalogna, dove ebbe i natali il celebre San Raimondo.
Essa passò poi nel monastero di Cordova, in Andalusia, dove venne eletta superiora. Solo dopo la morte, il suo nome e l’eco delle sue virtù traboccarono fuori dalle mura monastiche. L’umile benedettina fu sempre più largamente conosciuta e onorata in Spagna e il suo nome venne ripetuto anche dalle donne di molti paesi.

21 Febbraio

Nome: PIER

S.PIER DAMIANI
Vescovo e Dottore (1007-1073)

 

Pier Damiani, nato a Ravenna nel 1007, fin dall’adolescenza si sentì chiamato alla solitudine e alla preghiera, ma l’obbedienza lo avrebbe impegnato in tante opere di primo piano nella Chiesa. Alla sua educazione aveva provveduto il fratello maggiore Damiano e lui, Pietro, per riconoscenza, aggiunse al proprio nome l’appellativo “Damiani” (= “di Damiano”). Compiuti gli studi, prima a Ravenna, poi a Faenza e a Parma, per breve tempo si occupò nell’insegnamento di eloquenza e di retorica. Finalmente, nel 1035, credette di poter realizzare per sempre il suo sogno riti-randosi nel monastero camaldolese di Fonte Avellana (tra Marche e Umbria). Ma diversi problemi agitavano la società e gli uomini di Chiesa del suo tempo: la simonia e la corruzione di al-cuni membri del clero, l’influsso soffocante dei feudatari e dell’imperatore di Germania, sulla nomina di Vescovi e abati e persino sulla nomina del Papa. Il Vescovo di Ravenna chiamò Pier Damiani, monaco dotto e santo, accanto a sé , per un’opera di santificazione della diocesi. Egli agì così in profondità che lo stesso Papa lo chiamò per organizzare la riforma della Chiesa. Con enorme rimpianto, ma altresì obbediente alla chiamata del Papa, Pier Damiani si recò a Milano per una missione di Verità e di pace durante una ribellione di eretici, poi a Cluny, in Francia, per difendere i diritti dei monaci dell’illustre abbazia… Fu a Firenze, a Francoforte, a Montecassino, dimostrandosi esemplare, abile e capace. Il Papa Stefano IX lo nominò Vescovo e Cardinale di Ostia. Egli continuò a lottare efficacemente per liberare la Chiesa dai condizionamenti del potere feudale, dalla decadenza intellettuale e morale di certo clero. Mentre stava ritornando al monastero di Fonte Avellana a Faenza lo colse la morte, all’età di 65 anni. Dante parlò di lui nel “Paradiso”, e Papa Leone XIII, nel 1828, per i suoi numerosi e ardenti scritti e per il ruolo avuto nella riforma, lo onorò con il titolo di dottore della Chiesa.