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Il Santo del giorno

 

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13 Maggio

Nome: MARIA DOMENICA

S.ta MARIA DOMENICA MAZZARELLO
Vergine Fondatrice (1837-1881)

 

Maria Domenica nacque nel 1837 a Mornese (Alessandria). In famiglia fu formata a una pietà solida, a una laboriosità instancabile e a quello spiccato senso pratico e profondità di giudizio che manifestò in seguito anche come superiora. Quindicenne si iscrisse all’associazione delle Figlie di Maria Imamcolata, e si aprì all’apostolato tra le ragazze del paese. La grave malattia di tifo contratta a 23 anni ebbe in lei una profonda risonanza spirituale: l’esperienza della fragilità fisica se da una parte rese più profondo il suo abbandono in Dio, dall’altra la spinse ad aprire un laboratorio di sartoria per insegnare alle ragazze il lavoro, la preghiera e l’amore di Dio. Grazie all’intensa partecipazione ai sacramenti e sotto la sapiente e illuminata guida di Don Pestarino fece grandi progressi nella vita spirituale. Nel 1872 don Bosco la scelse per dare inizio all’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Come Superiora si dimostrò abile formatrice e maestra di vita spirituale; aveva il carisma dell’allegria serena e rasserenante, irradiando gioia e coinvolgendo altre giovani nell’impegno di dedicarsi all’educazione della donna. Lasciò alle sue Figlie una tradizione educativa tutta permeata di valori evangelici: la ricerca di Dio conosciuto attraverso una catechesi illuminata e un amore ardente, la responsabilità nel lavoro, la schiettezza e l’umiltà, l’austerità di vita e la gioiosa donazione di sé. Morì a Nizza Monferrato il 14 maggio 1881 a 44 anni. Pio XI la beatificò nel 1938, e Pio XII la canonizzò il 24 giugno 1951.

13 Maggio

Nome: LEONARDO

S.LEONARDO MURIALDO
Sacerdote (1828-1900)

 

La proclamazione della santità di questo esemplare sacerdote è avvenuta solennemente il 3 maggio 1970. Leonardo Murialdo, Santo dei nostri tempi e per i nostri tempi, è veramente un Santo nuovo. Il suo messaggio è attualissimo, il suo esempio è di fresca e immediata presa. Nato a Torino nel 1828, uscito da una famiglia borghese, San Leonardo Murialdo avvertì e quasi presagì quelle che erano, o sarebbero state, le spine più dolorose e insidiose nella carne della società. Fu il prete dei quartieri più poveri, l’apostolo dei piccoli spazzacamini, dei carcerati, dei diseredati, dei ragazzi di strada. Si adoperò per i giovani apprendisti, detti allora “artigianelli”, e fu al fianco di Don Bosco come Direttore dell’Oratorio di San Luigi. Ma soprattutto si preoccupò degli operai, della loro organizzazione sociale di carattere cristiano, della loro assistenza materiale e spirituale, delle cooperative e delle mutue, delle casse di credito e dei dopolavori. “La Voce dell’Operaio” si chiamò infatti il ben noto giornale fondato da Leonardo Murialdo, un giornale che forma un capitolo importante nella storia del movimento operaio in Italia. Questo movimento ebbe il proprio organo propulsore nell’Unione Operaia Cattolica, di cui il Murialdo fu tra i fondatori, e le cui speranze vennero poi coronate dall’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII. Vigeva allora il regime del cosiddetto non expedit, secondo il quale i cattolici non dovevano essere “né eletti né elettori”. Ma il Murialdo anticipò e auspicò la partecipazione dei cattolici alla vita politica italiana, creando i Comitati elettorali cattolici e adoperandosi per formare una moderna coscienza politica tra le classi lavoratrici. Fondatore della Congregazione di San Giuseppe, oggi fiorente in molti paesi del mondo, dedicò le sue ultime energie, prima di morire il 30 marzo 1900, a quel movimento che venne definito “democrazia cristiana”.

13 Maggio

Nome: IMELDA

Beata IMELDA LAMBERTINI
Vergine (1320-1333)

 

La sua brevissima vita si può riassumere in tre verbi: visse, amò Gesù Eucarestia, morì per suo amore. Nacque a Bologna verso il 1320 dalla illustre famiglia dei Lambertini da cui verrà nel secolo XVIII, il card. Prospero Lambertini, diventato nel 1740, Papa Benedetto XIV, distintosi per prudenza e fortezza di governo, bontà ed equilibrio d’animo, sincera e intensa fede, lucida conoscenza del diritto civile e canonico, autore di luminose encicliche e di documenti sulla beatificazione-canonizzazione dei santi. Imelda, ancora bambina, fu posta a scuola nel monastero domenicano di S. Maria di Valdipietra. Lì, nella preghiera e nello studio, si preparava alla consacrazione a Dio. Come allora si usava, la prima Comunione era differita fino all’età dei 14/15 anni, affinchè ci si potesse preparare con maggiore consapevolezza e più sicura fede. Ma Imelda desiderava intensamente, fino allo spasimo, ricevere Gesù Eucaristico. Avvenne così che il 12 maggio 1333, mentre partecipava al Santo Sacrificio della Messa desiderando ancora più intensamente di accogliere in se stessa il Corpo di Gesù, al momento della Comunione, l’Ostia consacrata, staccandosi dalle mani del sacerdote, si posò sulla lingua di Imelda… A 13 anni appena, morì in un’estasi di amore.
Le sue reliquie si trovano nella chiesa di S. Sigismondo a Bologna. Fu beatificata da Leone XIII nel 1826 ed è patrona della Confraternita della Buona Prima Comunione. E’ proposta come modello ai bambini che si preparano a ricevere la prima Comunione ed esempio di intenso amore a Gesù Eucaristico presente in tutti i tabernacoli del mondo. Nel 1922, il Servo di Dio P. Giocondo Lorgna, domenicano, dedicò alla Beata Imelda, una congregazione di suore da lui fondate per l’educazione dei più piccoli e delle famiglie alla vita di fede nel SS.mo Sacramento dell’altare, e per la dilatazione del regno eucaristico di Gesù.