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Il Santo del giorno

 

Marzo 2024

14 Luglio

Nome: CAMILLO

S. CAMILLO de LELLIS
Sacerdote (1550-1614)

 

Figlio di un valoroso capitano di ventura, giovane inquieto e un po’ scavezzacollo, Camillo de Lellis, nato a Bucchianico presso Chieti il 25 maggio 1550, si avviò alla carriera militare, e preparandosi a partire in guerra contro i turchi, ma non poté giungere a Lepanto, il 7 ottobre 1571, perché una grave ulcera a un piede l’aveva bloccato all’ospedale degli Incurabili a Roma. Partì poi per la Dalmazia, e per la Tunisia, al soldo della Spagna. Finalmente nel 1574, fu congedato. Avendo sperperato tutto nel gioco, disoccupato, si adattò a fare il manovale nel convento dei cappuccini a Manfredonia. Un giorno, mentre era in cammino da S. Giovanni Rotondo a Manfredonia, a dorso d’asino carico delle provviste per la comunità, “fu folgorato” dalla grazia di Dio. L’indomani, chiese di indossare il saio dei cappuccini e fu accettato, ma la piaga al piede lo rispedì agli Incurabili di Roma, dove attendendo alle cure, si dedicò a servire poveri e ammalati con straordinaria carità. L’amore e la carità di Cristo lo avevano completamente trasformato. S. Filippo Neri lo aiutò a scoprire il progetto di Dio. Dimesso dai cappuccini per la solita piaga al piede, nel 1575, anno giubilare, si ritrovò a Roma, a prendersi cura di poveri e di ammalati, maturando l’idea di una congregazione di religiosi dediti totalmente agli infermi.
Il 26 maggio 1584 fu ordinato sacerdote: subito attorno a lui si raccolse un gruppo di generosi che P. Camillo l’8 settembre del medesimo anno rivestì dell’abito religioso chiamandoli “ministri (= servi) degli infermi”. Papa Sisto V concesse loro di apporre sull’abito talare una grande croce rossa che ricordasse il sangue di Cristo e la sua carità che cambia il mondo. L’opera di P. Camillo de Lellis dilagò rapidamente in Italia e nel mondo e sofferenti sperimentarono la carità di questi religiosi cui il fondatore raccomandava: “Guardate al povero come alla persona del Signore”. Morì a Roma il 14 luglio 1614. Fu canonizzato da Benedetto XIV nel 1746 e proclamato “patrono degli infermi” nel 1886 da Leone XIII con S. Giovanni di Dio.