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Il Santo del giorno

 

Marzo 2024

27 Luglio

Nome: PANTALEONE

S. PANTALEONE
Martire († 305)

 

San Pantaleone, secondo la tradizione, nacque in una famiglia agiata. Suo padre era pagano, mentre sua madre era cristiana. Tuttavia non ricevette il battesimo. Ebbe una buona educazione classica e apprese l’arte del medico, acquisendo rapidamente una certa fama. Si convertì al cristianesimo e si dice che operò guarigioni miracolose. Si dice anche che esercitava la sua professione senza chiedere alcun compenso. Subì il martirio sotto Diocleziano, probabilmente a Nicomedia, intorno al 305. La fama del martire di Bitinia si diffuse anche in Occidente. Il culto di questo martire era connesso principalmente con la Bitinia, dove l’imperatore Giustiniano ricostruì la sua chiesa a Nicomedia; ma non sono sopravvissuti particolari autentici sul suo conto. Presto nacquero leggende su di lui, secondo le quali era medico di corte dell’imperatore Galerio e fu sottratto a una vita sregolata da un amico cristiano; quando fu arrestato durante la persecuzione di Diocleziano si tentò invano di metterlo a morte in modi diversi, fino a che non si riuscì a decapitarlo. A causa della sua pretesa professione S. Pantaleone divenne un popolarissimo patrono dei medici; una presunta reliquia del suo sangue, conservata a Revello nell’Italia meridionale, presenta il fenomeno della liquefazione.
Sono numerose le raffigurazioni del santo, molte riferite all’attività medica. Tre sono i maggiori cicli rappresentanti i vari momenti della sua vita, l’affresco di scuola meridionale del sec. XI in S. Angelo in Formis, quello del sec. X nella cripta di S. Crisogono in Roma ed una vetrata del sec. XIII nella cattedrale di Chartres. Nel dipinto del Veronese nella chiesa di S. Pantaleone di Venezia (guarigione di un bambino); una croce di S. Andrea e la successiva liberazione per opera divina e l’immersione nel mare con una macina di mulino al collo in S. Crisogno; ed infine il martirio. Altre opere si limitano a raffigurare il santo con le mani inchiodate sopra la testa, donde anche la protezione da lui accordata ai sofferenti di emicrania.