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Il Santo del giorno

 

Marzo 2024

8 Luglio

Nome: AQUILA, PRISCILLA

Santi AQUILA E PRISCILLA
Coniugi (sec.I)

 

Priscilla è una matrona cristiana non bene identificata che fondò il cimitero catacombale sulla Via Salaria a Roma. Le Catacombe di Santa Priscilla esistono ancora e sono meta di numerose visite. Negli Atti degli Apostoli (18,2), tuttavia, vengono nominati due giudei di nome Aquila e Priscilla, marito e moglie, costruttori di stuoie come San Paolo. Fu accolto da loro a Corinto e con-visse a pensione nella loro casa. L’Apostolo intuì subito le buone qualità dei due coniugi e l’utilità che ne poteva derivare per la sua difficile missione a Corinto. Esercitando essi il medesimo mestiere di Paolo (fabbricanti di tende), diedero all’apostolo agio di poter provvedersi il necessario alla vita senza essere di peso a nessuno. Quando S. Paolo, terminata la sua missione a Corinto, volle far ritorno in Siria, ebbe compagni di viaggio Aquila e Priscilla fino ad Efeso, dove essi rimasero. Ad Efeso li vediamo premurosi, dopo la partenza dell’apostolo, nell’istruire “nella via del Signore”, cioè nella catechesi cristiana, nientemeno che il celebre Apollo, l’eloquente giudeo-alessandrino, versatissimo nelle Scritture, ma ignaro di qualche punto essenziale della nuova dottrina cristiana, come il battesimo di Gesù. Aquila e Priscilla, mossi da apostolico zelo, si presero cura di completare la sua istruzione e probabilmente di battezzarlo prima che egli partisse per Corinto. Ad Efeso offrirono la loro casa a servizio della comunità per le adunanze culturali (ecclesia domestica). S. Paolo sarebbe stato loro ospite anche ad Efeso, come già lo era stato a Corinto. Scrivendo infatti da Efeso (verso il 55) la prima lettera ai Corinti, dice: “Molti saluti nel Signore vi mandano Aquila e Priscilla, con quelli che nella loro casa si adunano, dei quali sono ospite”. E scrivendo da Corinto ai Romani li cita per primi (Rm 16, 3-5). L’ultima citazione di Aquila e Priscilla l’abbiamo nell’ultima lettera di S. Paolo che (prigioniero di Cristo per la seconda volta a Roma) scrive al suo discepolo Timoteo, Vescovo di Efeso, incari-candolo di salutare Priscilla e Aquila, che di nuovo si erano recati ad Efseo (2 Tim 4, 19).