ANNO SANTO DELLA SPERANZA
Apparteniamo alla terra, ma siamo destinati al cielo. Viviamo secondo le leggi naturali, ma siamo immersi nel soprannaturale. Viviamo ci muoviamo ed esistiamo immersi nell’abbraccio della SS. Trinità che ci ha chiamati alla vita, ci sostiene e ispira continuamente e ci attende al di là della morte per un’eternità di comunione d’Amore. Questa è la nostra speranza.
Già, ma non ancora
Per questo la nostra vita spirituale è caratterizzata dal «già, ma non ancora»: siamo già figli di Dio, ma non ancora in pienezza; ci uniamo a Cristo nell’Eucaristia, ma non ancora definitivamente; possediamo già molti beni spirituali, ma non ancora in modo stabile. Per questo la nostra fede è sostenuta dalla speranza di giungere alla pienezza di tutto quello che Cristo ci ha promesso. Gemeva sant’Agostino: «Ci hai fatti per Te, Signore, e il nostro cuore è inquieto, finché non riposa in Te». La nostra speranza è generata dalla fedeltà di Dio.
Il primo Mistero:
“Guardiamo a Maria, Madre della speranza. Maria ha attraversato più di una notte nel suo cammino di madre. Fin dal primo apparire nella storia dei vangeli, la sua figura si staglia come se fosse il personaggio di un dramma. Non era semplice rispondere con un “sì” all’invito dell’angelo: eppure lei, donna ancora nel fiore della giovinezza, risponde con coraggio, nonostante nulla sapesse del destino che l’attendeva”.
Il grande Mistero
“Maria appare nei vangeli come una donna silenziosa, che spesso non comprende tutto quello che le accade intorno, ma che medita ogni parola e ogni avvenimento nel suo cuore.
Maria è una donna che ascolta. Maria accoglie l’esistenza così come essa si consegna a noi, con i suoi giorni felici, ma anche con le sue tragedie che mai vorremmo avere incrociato. Fino alla notte suprema di Maria, quando il suo Figlio è inchiodato al legno della croce. Maria rimane muta davanti al mistero di un Figlio che obbedisce al Padre. I vangeli registrano con un semplice verbo la presenza della Madre: lei “stava”. Lei stava. Stava lì sorretta dalla Speranza, nel più brutto momento, nel momento più crudele, e soffriva con il Figlio”. Nel buio di una situazione disperata Maria è SPERANZA perché si fida del Padre che le ha dato questo Figlio.
Il Mistero della Chiesa
“La ritroviamo a Pentecoste nel primo giorno della Chiesa, lei, madre di speranza, in mezzo a quella comunità di discepoli così fragili: uno aveva rinnegato, molti erano fuggiti, tutti avevano avuto paura. Lei stava ancora lì, nel più normale dei modi, nella prima Chiesa avvolta dalla luce della Risurrezione, ma anche dai tremori dei primi passi che doveva compiere nel mondo. Anche oggi Maria alimenta la Speranza della Chiesa”.
I nostri Misteri
“Per questo tutti noi la amiamo come Madre. Non siamo orfani: abbiamo una Madre in cielo, che è la Santa Madre di Dio. Perché ci insegna la virtù dell’attesa, anche quando tutto appare privo di senso: lei sempre fiduciosa nel mistero di Dio, anche quando Lui sembra eclissarsi per colpa del male del mondo. Nei momenti di difficoltà, Maria, la Madre che Gesù ha regalato a tutti noi, possa sempre sostenere i nostri passi, possa sempre dire al nostro cuore: “Alzati! Guarda avanti, guarda l’orizzonte”, perché Lei è Madre di speranza”. (Papa Francesco)
Don Ferdinando Colombo, salesiano
Immagine di copertina: foto di James Coleman su Unsplash



