Nome: EMILIANA, AMELIA
La figura di San Gregorio Magno, Pontefice, Confessore e Dottore della Chiesa, occupa un posto di particolare risalto nella storia dei primi secoli cristiani. Apparteneva all’ordine senatoriale, e la sua famiglia possedeva, nella Roma del IV secolo, un grande palazzo sul Celio, dove, il futuro Papa, crebbe fanciullo, grande nella fede come nella carità , nella politica come nell’amministrazione, nella dottrina come nella letteratura. Il pa-dre era il senatore Gordiano. A rendere inconfondibile la casa del senatore c’era una luce di pietà alimentata da tre donne eccezionali: la moglie di Gordiano e madre di San Gregorio, Silvia; e due sorelle del senatore, Tanzilla ed Emiliana.
Il nome di Emiliana, tipicamente latino, con il passare dei secoli si è lentamente addolcito, diventando quello di Amelia: il nome cioè della santa di oggi. Delle zie, Amelia e Tanzilla, lo stesso San Gregorio, in una delle sue omelie, ha tessuto un commosso e affettuoso elogio, esaltando la loro pietà . Ma della loro vita di donne si conosce ben poco. Si consacrarono a Dio tutt’e due insieme, nello stesso giorno, in mirabile concordanza di desideri e di affetti. Non lasciarono però il palazzo del fratello senatore, dove cresceva il piccolo Gregorio, all’ombra delle loro preghiere. E come erano vissute, così morirono quasi insieme. La prima a passare dalla terra al cielo fu Tanzilla, che spirò il 24 dicembre, vigilia di Natale. Apparve poi alla sorella, e l’invitò a fare con lei l’Epifania. Amelia accolse l’invito con grande gioia. Attese la vigilia della festa con lo spirito pronto. Il Signore esau-dì il desiderio delle due sante sorelle. Il 5 gennaio le fece riunire, mentre il giovane Gregorio, pensava alla cometa dei re Magi, e alle anime gemelle delle zie, più chiare di due stelle, sul palazzo romano.