Share |

Il Santo del giorno

 

Marzo 2024

24 Ottobre

Nome: LUIGI

Beato LUIGI GUANELLA
Sacerdote (1842-1915)

 

Nato nel 1842 a Campodolcino (Sondrio), imparò nella famiglia l’amore al lavoro e la carità ai poveri. Maestro e parroco a Savogno, costruì la scuola e organizzò l'Azione Cattolica giovanile. Durante questo periodo prese contatto con Don Bosco presso il quale si recò nel 1875. Per tre anni fu salesiano esercitando la propria attività nell’Oratorio “San Luigi” a Torino e, come direttore, nel Collegio “Dupraz” a Trinità (Cuneo). Richiamato in diocesi dal suo vescovo, aprì a Traona (Sondrio) una scuola per bambini poveri, che dovette poi chiudere per l’ostilità delle autorità civili. Nel 1886 fondò a Como la “Casa della Divina Provvidenza”, al centro della quale eresse il santuario del Sacro Cuore. Suscitò le Figlie di Santa Maria della Provvidenza per l’educazione della gioventù, l’assistenza ai minorati, l’ospitalità ai vecchi. Con le stesse finalità istituì i Servi della Carità; e nel 1913 fondò la Pia Unione del Transito di San Giuseppe per il conforto ai morenti. Morì a Como il 24 ottobre 1915; fu beatificato il 25 ottobre 1964. Tutta la sua attività fu sostenuta da un profondo spirito di preghiera e da sincera umiltà. Tenero e forte, caritatevole e tenace, in un ammirevole equilibrio tra prudenza e audacia, egli seppe unire l’impegno umano - fatto di costanza, di coraggio, di instancabile attività, di spirito di sacrificio fino all’eroismo -, al fiducioso abbandono in Dio e alla dolcezza d’animo. Il “Garibaldi della carità”: così lo definì Papa Pio XI. Il motto di Don Guanella, quando si trattava di aiutare il prossimo, era “senza eccezioni”. Senza eccezioni, cioè non guardando né a età né a condizioni sociali, né a classe né a idee politiche, né a razza né a nazionalità. Contava soltanto la necessità. In anni di anticlericalismo, questo prete sempre in moto venne guardato con sospetto dalle autorità laiche, e fatto segno a persecuzioni e ingiustizie: le superò con la forza della fede e il fuoco della carità. Fu in America, al seguito degli emigranti; per istruire la gioventù, aprì scuole, istituti di avviamento e oratori; per assistere i terremotati, in Calabria, a Messina, nella Marsica, e per i sinistrati di guerra, non risparmiò energie né mezzi.