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Il Santo del giorno

 

Marzo 2024

15 Novembre

Nome: LEOPOLDO

S. LEOPOLDO
Re († 1136)

 

Nato a Melk, nel 1073, da un altro Leopoldo, egli venne educato dal monaco Altmanno, santo Vescovo di Passau. Succedendo sul trono al padre, la sua prima preoccupazione fu quella di appoggiare i diritti della Chiesa e di promuovere con ogni forza quella riforma dello spirito religioso e dei costumi ecclesiastici, auspicata da tutti i migliori spiriti del tempo. Alleato dell’Imperatore di Germania Enrico V ne ebbe in sposa la imperial sorella, vedova di Federico di Hohenstaufen. Dal primo marito ella aveva avuto tre figli. Da Leopoldo ne ebbe altri diciotto, i quali, una volta cresciuti, popolarono conventi, monasteri e vescovadi con una vera e propria seminagione di virtù. La sua vita privata, come quella della moglie, fu degna di un asceta, e i quarant’anni del suo regno furono giusti e prosperosi, per quanto dovesse guerreggiare contro gli Ungheresi, che sconfisse. Il popolo lo chiamò Leopoldo il Pio, e, “Padre dei poveri”.
Alla morte di Enrico V venne proposto come Imperatore di Germania. Egli vi rinunziò, e scese in Italia al fianco al neo-eletto Imperatore Lotario III. La sua più costante cura fu quella di fondare o di dotare chiese e monasteri. Aiutò generosamente il monastero di Melk, sua città natale, e fondò quello di Neuburg, dove riposò nella pace della morte. Ma gloria ancor maggiore doveva venire a lui dalla fondazione di quella che fu dapprima una semplice cappella, o “cella”, dedicata alla Vergine, e che poi, sotto la guida dei monaci benedettini, col nome di Mariazell, divenne famosa come il più antico e il più importante santuario mariano di tutta l’Austria. Attorno ad una prodigiosa immagine della Madonna, il monastero costruito sulle amene montagne della Stiria si ingrandì e si abbellì. I regnanti austriaci si gloriarono di esserne i munifici e devoti protettori. Migliorarono le vie d’accesso a Mariazell, costruendovi chiese e conventi per i pellegrini. Anche i Sovrani e gli Imperatori si fecero pellegrini, per onorare o ringraziare la Madonna della sua protezione al popolo austriaco.

15 Novembre

Nome: ALBERTO

S. ALBERTO MAGNO
Vescovo e Dottore della Chiesa (1200-1280)

 

Alberto nacque a Lauingen sul Danubio, in diocesi di Augusta, da famiglia militare al servizio di Federico II. Venuto in Italia per compiere gli studi, fu prima a Bologna, poi a Venezia, infine a Padova, dove conobbe il beato Giordano di Sassonia, primo successore di S. Domenico di Guzman, nella guida dell’Ordine dei Predicatori. Contro la volontà dei suoi genitori, nel 1223, Alberto entrò nell’Ordine. Ritornato in Germania nel 1228, lo troviamo, appena terminato il corso filosofico e teologico e ordinato sacerdote, docente a Colonia. Iniziano le tappe del suo insegnamento: Hildeshein, Friburgo, Ratisbona, Strasburgo; maestro in teologia (1244) a Parigi, tenne per quattro anni la cattedra all’Università fino a quando fu destinato a Colonia per fondarvi uno studio generale di cui assunse la direzione (1248-1252): tra gli allievi ebbe S. Tommaso d’Aquino di cui intuì la straordinaria forza intellettuale e preannunziò infatti la straordinaria dottrina con la profezia: “E’ un bue muto, ma riempirà il mondo con i suoi muggiti”. Provinciale della Teutonia dal 1254 al 1257, è a Roma nel 1256 per difendere la causa degli Ordini mendicanti, attaccati da Guglielmo de Saint-Amour. Nel 1260, accetta per obbedienza di essere vescovo di Ratisbona. Riorganizzata in breve la diocesi, Alberto sognando perdutamente la vita di convento, implora la dispensa anche da questa carica. Papa Urbano IV la conceda a caro prezzo, perché gli affida la predicazione della crociata nei paesi di lingua tedesca (1263-64). Strasburgo, Lione (ove prende parte al Concilio del 1274), forse Parigi, infine la sua amatissima Colonia sono gli ultimi soggiorni della sua esistenza straordinariamente movimentata, ricca di insegnamento, di opere, di apostolato.
Morì il 15 novembre 1280. Fu beatificato da Gregorio XV nel 1622. Pio XI nel 1931 lo proclamò santo e dottore della Chiesa, e Pio XII lo dichiarò patrono dei cultori di scienze naturali (1941).