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Il Santo del giorno

 

Aprile 2024
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11 Marzo

Nome: COSTANTINO

S. COSTANTINO
Re e Martire (VI sec.)

 

La Chiesa greca, riserba un posto importante, tra i suoi Santi, al più celebre Costantino della storia, cioè dell’Imperatore romano che riconobbe ai cristiani la libertà di culto, e che favorì in molti modi – anche con la sua conversione – la diffusione e l’affermazione del Cristianesimo nel mondo romano. L’Imperatore Costantino è perciò stato onorato, addirittura con il titolo di “pari agli Apostoli†o anche di “tredicesimo Apostoloâ€. Si tratta di una tradizione assai antica in Oriente; ma si può pensare che, più che a ragioni religiose, la sua devozione sia legata a motivi politici, anzi dinastici, per esaltare gli Imperatori bizantini che del grande Costantino furono eredi e successori. Costantino, imperatore, non figura tra i Santi della Chiesa cattolica. Era nato ai margini del mondo romano, figlio di un Re della Cornovaglia. Costantino non fu, a quanto pare, nella sua gioventù e anche nella maturità, né specchio di virtù, né modello di pietà. Aveva sposato la figlia del re di Bretagna, ma non fu neanche marito esemplare. Soltanto alla morte della moglie, già anziano, conobbe una profonda trasformazione spirituale. Si ritirò nel silenzio di un monastero dedicato a San David, cioè a un altro re peccatore e penitente.
Con il grande monaco irlandese San Columba, che per primo fece fiorire il Cristianesimo in terra di Scozia, fondò monasteri di vita severa e attiva. La Scozia, che allora aveva ancora il nome latino di Caledonia, era popolata da tribù barbare e indomite. Neanche le legioni romane avevano potuto soggiogarle, e per difendere i confini della Britannia dalle loro incursioni era stato necessario costruire gigantesche muraglie, o valli, che sbarravano il paese da levante a ponente. In quella terra San Costantino e San Colomba svolsero insieme la loro pericolosa missione. Ottennero molte conversioni, fondarono chiese, crearono monasteri, ma a un certo punto i barbari presero una breve e sanguinosa rivincita conclusasi con un massacro dei cristiani. Così, nel 598, il Re di Cornovaglia diventato missionario cristiano, restò vittima della violenza dei barbari.