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Il Santo del giorno

 

Aprile 2024
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15 Marzo

Nome: LUISA

S.ta LUISA de MARILLAC
Fondatrice (1591-1660)

 

Nell’epopea della carità, iniziata e vissuta da S. Vincenzo de’ Paoli (1581-1660) c’è Luisa de Marillac. Nata nel 1591, da padre illustre, Luisa ebbe un’infanzia e un’adolescenza avara di gioie. A 22 anni, senza alcun entusiasmo aveva sposato un quarantenne, Antonio Le Gras, segretario stipendiato di Maria de’ Medici. Dopo 12 anni di matrimonio, era rimasta vedova, a 34 anni. Da molto tempo, ormai distaccata da un mondo che quasi sempre l’aveva fatta soffrire, anch’ella attendeva un segno di Dio. Nell’anniversario della morte del marito, avendo fatto dire una Messa per lui, il prete che la celebrò – Vincenzo de’ Paoli – ebbe l’idea di scegliere, anziché quella dei defunti, la liturgia della Messa nuziale. Luisa, commossa, confidò le sue pene segrete al Fondatore dei “Preti della Missione” e delle “Dame della carità”, che già facevano del bene a servizio dei più poveri della Francia.
Vincenzo de’ Paoli la associò alla sua opera nascente. Quattro anni dopo, avendo potuto conoscere e formare, secondo il più vero stile del Vangelo la sua “figlia” spirituale, conoscerne le doti di giudizio e di comando, la incaricò di prendersi cura delle “dame di Carità” già esistenti e anche di fondarne delle altre. Luisa fece un buon lavoro. Vincenzo ne accolse l’idea e ne condusse a termine la realizzazione. Il 29 novembre 1633, presente Vincenzo de’ Paoli, riuniva in casa sua, a Parigi, quattro umili contadine decise a farsi serve dei poveri, per amore a Cristo. Erano nate le “Figlie della Carità”, le suore degli ospedali, delle case di riposo per gli anziani, le suore dei più poveri.
Perfino Napoleone Bonaparte, un giorno disse a un gruppo di filosofi che esaltavano le opere degli illuministi, senza Dio: “Voi tutti insieme non valete mezza Figlia della carità”. Alle sue Figlie, alla loro formazione, Luisa dedicò con amore di madre tutto il resto della sua vita. Morì il 15 marzo 1660, sei mesi prima di Vincenzo de’ Paoli. Beatificata da Benedetto XV nel 1920, fu canonizzata da Pio XI nel 1934 l’11 marzo 1934.