Share |

Il Santo del giorno

 

Aprile 2024
LU MA ME GIO VE SA DO
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930     

29 Marzo

Nome: SECONDO

S.SECONDO Martire (II sec.)

 

San Secondo patrono della città di Asti, al quale è dedicata la bella cattedrale. Per gli astigiani è come Sant’Antonio per i padovani, “il Santoâ€, semplicemente. Secondo era un nobile giovane, ancora pagano, ma non indifferente alla nuova religione che si diffondeva sempre di più malgrado le repressioni e le condanne. Il giovane visitava nelle carceri di Asti i cristiani condannati. Da uno di questi, San Calogero, fu istruito nella dottrina del Vangelo. Amico di Saprizio, Prefetto romano della città, il giovane Secondo una volta, si recarono insieme a Tortona, dove era incarcerato, in attesa di giudizio, San Marziano. Ma mentre il prefetto pagano si riprometteva dal prigioniero una facile abiura il giovane non ancora cristiano cercava una luce e una conferma della sua oscura chiamata. Ma fu in un altro viaggio, a Milano, che Secondo raggiunse la fede, incontrando i due Santi fratelli Faustino e Giovita, ora Patroni di Brescia.
Dice la leggenda che “Andò Secondo a Melano e l’angelo di Dio menò a lui, fuori de la città, San Faustino e Giovita, i quali eran tenuti pregioni in carcere, e ricevette battesimo da loro, dando loro l’acqua una nuvola. Ed eccoti subitamente venire di cielo una colomba, recando il corpo e ‘l sangue del Signore, e sì lo diede a Faustino e Jovita. Ma Faustino diede il corpo del Signore e ’l sangue a Secondo, che lo dovesse portare a San Marzianoâ€. Di nuovo sulla via di Tortona, Secondo è ora solo, ma sicuro; rapido, ma calmo; nel buio della notte, ma illuminato dalla luce scesa nella sua anima. Porta il pane dei forti a San Marziano, che sta per affrontare la prova del supplizio. E dopo la morte del Martire, egli ne raccoglie pietosamente le reliquie, e questo suo gesto devoto affretta anche per lui l’ora della prova. Il suo compagno di viaggio, il Prefetto Saprizio, sospettandolo cristiano lo sottopone ad un interrogatorio. Secondo infatti non nega, anzi confessa; e così nel 119, sotto Adriano Imperatore, ha spiccata dal corpo la testa sulla quale era piovuta la miracolosa acqua battesimale.