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Il Santo del giorno

 

Aprile 2024
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31 Maggio

Nome: VISITAZIONE

VISITAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA

 

Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: “Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga e me?” (Lc 1,39-56).
Uscì un giorno la Vergine Maria da Nazareth, di primo pomeriggio. Discese dapprima nella pianura di Esdrelon; quindi, attraverso Silo, giunse a Gerusalemme. Scese prima fino a Ebron e sicuramente si fermò a bere alla fontana di Karin. La cugina Elisabetta la stava aspettando, dato che aveva bisogno di lei.
Agli occhi degli uomini questa storia non dice altro, ma agli occhi di Dio tutto diviene importante. Maria infatti, uscendo da casa sua, non si reca semplicemente a fare una visita, bensì partecipa a una processione. Maria comincia a mostrare Dio portandolo per il mondo. Maria ha nel suo seno e nel suo cuore Dio. Per mezzo di Maria, il Dio-con-noi va incontro a Elisabetta e comincia a visitare l’umanità. Ha inizio la prima giornata missionaria. E tutto il mondo ci riempie di gioia. Elisabetta esclama: “Chi sono io per ricevere la visita della madre del mio Signore?”. Giovanni Battista sussulta di gioia nel ventre di sua madre. Maria stessa comincia a cantare le meraviglie di Dio, perché i poveri, i piccoli, i senza nome, quelli di cui gli uomini non tengono conto e si scordano volentieri, hanno un posto nel cuore di Dio. Quando spunta il giorno di Dio, spunta anche il nostro giorno. Possiamo dunque essere missionari, possiamo tutti annunciare Dio agli uomini. Basta averlo nel cuore, come Maria.

31 Maggio

Nome: PETRONILLA

S.ta PETRONILLA
Martire (epoca ignota)

 

La più antica testimonianza dell’esistenza della martire ci è data da un affresco della seconda metà del sec. IV, tuttora esistente in un cubicolo dietro l’abside della basilica sotterranea nel cimitero di Domitilla sulla via Ardeatina, in cui è rappresentata la defunta Veneranda, introdotta nel paradiso da una fanciulla, accanto alla quale è scritto chiaramente: Petronella Mart(yr). Nonostante i dubbi del De Rossi (che giudicava errato l’appellativo di “martire” dato dal pittore a Petronilla, perché in contrasto con la passio), non ci sembra che tale qualifica si possa negare alla nostra santa.
Chi fosse però Petronilla, quando sia vissuta e morta e dove fosse precisamente il suo sepolcro è impossibile stabilire; si può solo affermare che essa era sepolta nel cimitero di Domitilla, forse vicino o nell’ambito della basilica, costruita tra il 390 e il 395, cioè durante il pontificato di Papa Siricio. In quel cimitero, infatti, il sepolcro di Petronilla è indicato dai papiri di Monza, dal più antico indice dei cimiteri romani e dagli Itinerari; anzi in queste ultime fonti la stessa basilica, a partire almeno dal sec.VI, è designata col nome di Petronilla, segno della grande venerazione che la santa godeva. La stessa basilica fu restaurata da Giovanni I (523-26) e in essa S.Gregorio Magno recitò un discorso in onore dei Santi Nereo e Achilleo e Gregorio III istituì una statio liturgica. La Francia fin dal secolo VIII ha nutrito devozione verso S. Petronilla tanto da considerarla come patrona e protettrice.