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Il Santo del giorno

 

Marzo 2024

12 Giugno

Nome: ONOFRIO

S. ONOFRIO
Eremita (IV sec.)

 

Un tempo molte chiese, in Italia, erano dedicate a questo Santo (celebre è quella di Roma, sul Gianicolo, presso la quale morì il poeta Torquato Tasso). Sembra che si tratti di un nome di origine egiziana, e dall’Egitto infatti ci viene la memoria di questo Santo, che visse nel IV secolo e fu solitario nella Tebaide. Visse per quarant’anni nel più completo isolamento, dimenticato dagli uomini, ma presente agli occhi di Dio. Di lui non avremmo saputo più nulla, se la Provvidenza non avesse diretto verso il suo rifugio i passi di un altro celebre solitario d’Egitto, San Pafnuzio. Quando questi lo scorse, ne restò spaventato, e fu quasi sul punto di fuggire.
Sant’Onofrio gli apparve, infatti, come un gran vecchio dalla pelle color del bronzo, rinsecchita contro le ossa magre, gli occhi erano incavati in profonde orbite, una cascata di capelli bianchi che, confondendosi con la barba, lo coprivano fino ai piedi. Viveva, da tempo immemorabile, in una grotta segreta, dissetato da una fonte e nutrito dai datteri di una palma. San Pafnuzio trascorse con lui quella notte dividendo, con il vegliardo, il pane eucaristico, che fu anche l’estremo viatico del solitario bruciato dal deserto. All’alba, infatti, San Pafnuzio trovò Onofrio steso per terra, morente; lo benedì nel trapasso, e dopo averne vegliato la spoglia, lo seppellì pietosamente, nel luogo stesso della sua lunga penitenza. E con la fama di quell’incredibile vicenda, si diffuse il culto per il Santo solitario, che i Crociati soprattutto portarono anche in Italia, in Francia e in Inghilterra.