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Il Santo del giorno

 

Aprile 2024
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20 Giugno

Nome: SILVERIO

S.SILVERIO
Papa e Martire (VI sec.)

 

Nato in Campania, Silverio fu Papa per poco più di un anno, dal 536 al 537. Il suo pontificato fu agitato e controverso come quello di pochi altri, e gli costò prima la libertà, e poi la vita. La vicenda di Papa Silverio si colloca, infatti, nel burrascoso periodo della lotta tra i Goti, che occupavano la penisola italiana, e i Bizantini che dalle sponde africane salpavano alla riconquista del paese. Il predecessore di Papa Silverio, Agapito I, era morto a Costantinopoli proprio nel corso di una delicata missione diplomatica presso il grande e ambizioso Imperatore Giustiniano e Teodora. A Roma, i Goti dettero un successore ad Agapito I cercando naturalmente di favorire la scelta di un candidato a loro gradito e politicamente amico. Silverio sembrò l’uomo adatto per quel particolare e delicato momento.
Silverio fu Papa quando avvenne lo sbarco in Italia del corpo di spedizione bizantino, comandato dal grande stratega Belisario; ed era Papa quando i Goti, indietreggiando davanti all’avanzata bizantina, abbandonarono Roma senza combattere. Papa Silverio, candidato dei Goti, fu guardato con un certo sospetto dai nuovi occupanti. Quando i Goti tornarono in forze sotto le mura di Roma, l’occasione sembrò buona per compromettere Silverio. Venne fatta circolare una falsa lettera nella quale il Pontefice prometteva ai Goti di far loro aprire una porta della città. Perciò Belisario accusò Silverio di alto tradimento, gli tolse le insegne della sua dignità e lo spedì in esilio in Oriente, nella Licia. Al suo posto venne eletto un prelato venuto da Costantinopoli, ben visto dalla corte bizantina. Cominciò così il doloroso cal-vario del Papa in esilio, al quale Giustiniano concesse una specie di riparazione; ma soltanto parziale. Gli fu permesso di tornare in Italia, a patto che si tenesse lontano da Roma. Morì dopo pochi mesi nell’isola di Ponza, nutrito “del pane della tribolazione e dell’acqua dell’angoscia”. Venne onorato come Martire, non di un’idea politica, ma della dottrina vera.