Share |

Il Santo del giorno

 

Aprile 2024
LU MA ME GIO VE SA DO
1234567
891011121314
15161718192021
22232425262728
2930     

21 Giugno

Nome: LUIGI

S. LUIGI GONZAGA
Religioso (1568-1591)

 

Il 9 marzo 1568, a Castiglione delle Stiviere (Mantova) una scarica a salve di artiglieria salutò la nascita del figlio primogenito del duca Ferrante, colui che sarebbe stato l’erede del ducato. Lo chiamarono Luigi, e fu un ragazzo vivace, impaziente, che amava il gioco e la compagnia. Da piccolo, portò anche l’armatura, e una volta, a Casale Monferrato, nell’accampamento dei soldati di suo padre, diede fuoco alle polveri, con immenso spavento suo e di chi si prendeva cura di lui. Dalla madre, Marta Tana di Chieri, ebbe intensa educazione cristiana. Mandato dal padre in Toscana, alla corte del granduca, per apprendervi lo stile di vita del suo rango, Luigi preferiva indugiare in preghiera nella chiesa della SS. Trinità, dove a undici anni, davanti all’immagine della Madonna, si offrì a Dio con il voto di castità per sempre. Il padre, infuriato, lo portò con sé alla corte di Spagna, ma l’ambiente sfarzoso non incantò il giovanissimo Luigi.
A 16 anni, vinse le resistenze del padre e rinunciato all’eredità, ribelle al mondo delle vanità e della gloria terrena, per amore a Cristo, Luigi entrò nel noviziato dei Gesuiti, affidandosi alla guida di Roberto Bellarmino. Si diede allo studio, alla preghiera, alla carità verso i compagni e verso i più poveri. A Roma, nel collegio dei Gesuiti – interrogato da un compagno durante la ricreazione – “Che cosa faresti se tu sapessi di dover morire all’istante?” “Continuerei a giocare” rispose sicuro. Il suo ideale era diventare sacerdote e missionario sulle orme di S. Ignazio di Loyola e di S. Francesco Saverio. Quando, nel 1590, a Roma scoppiò la peste, Luigi si occupò dei malati, con vero eroismo. Caduto anch’egli vittima del contagio, per essersi caricato sulle spalle un appestato per portarlo all’ospedale, morì a 23 anni, il 21 giugno 1591, nel giorno da lui stesso preconizzato. Proclamato santo da Papa Benedetto XIII nel 1726, è additato ai giovani come mo-dello di dedizione a Cristo, di purezza e di santità.