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Il Santo del giorno

 

Aprile 2024
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22 Giugno

Nome: FLAVIO

S. FLAVIO CLEMENTE
Martire († 95)

 

Originario probabilmente di Rieti. Flavio Clemente, figlio di Flavio Sabino, fratello dell’imperatore Vespasiano, potè egli pure raggiungere altissime cariche essendo stato proclamato console nel 95. Le fortune della famiglia vennero però improvvisamente troncate da Domiziano il quale negli ultimi anni del suo impero, divenuto quanto mai sospettoso e crudele, fece eliminare molte persone, ritenute a lui avverse; iniziò anche una persecuzione contro i giudei e i cristiani, quantunque non si sappiano precisare esattamente i motivi adotti per la condanna di questi ultimi. Anche Flavio Clemente venne coinvolto nella persecuzione domizianea. La grande maggioranza degli storici ritiene che egli sia caduto in disgrazia perché aveva fatto professione di Cristianesimo.
Sia Svetonio, sia Dione Cassio parlano esplicitamente di condanna, ma usano espressioni molto generiche. Dione Cassio riferisce: “In questo anno (95) Domiziano mandò a morte con molti altri, Flavio Clemente, allora console, benchè fosse suo cugino e avesse in moglie Flavia Domitilla, sua parente. Tutti e due furono condannati per il delitto di ateismo. Secondo questi capi di accusa furono condannati molti altri, che avevano seguito i costumi giudaici: alcuni furono uccisi, altri puniti con la confisca dei beni” (Historia romana, LXVII, 13-14). Come si vede nessun accenno al Cristianesimo; ma dalle fonti contemporanee sappiamo che i cristiani per la loro vita riservata erano ritenuti quasi degli ignavi e soprattutto furono accusati di ateismo, come attestano gli apologisti cristiani. Può darsi che Flavio Clemente non volendo compiere un atto di culto pagano abbia dato a Domiziano il motivo per condannarlo. Nel 1725 furono scoperte nella basilica di S. Clemente al Celio delle reliquie che furono credute quelle di Flavio Clemente.

22 Giugno

Nome: PAOLINO

S.PAOLINO da NOLA
Vescovo (355-431)

 

Nacque a Bordeaux verso il 355 da famiglia distinta e straordinariamente ricca. Ricevuta una intensa formazione dal poeta Ausonio che poi gli rimase amico, si avviò a “realizzare se stesso” nel matrimonio e nella carriera politica. Diventò precettore alla corte dell’imperatore e governatore della Campania… Uomo di vasta cultura ed esperto dell’amministrazione e degli affari del mondo, presto però scoprì la vanità delle cose terrene e il valore assoluto delle realtà celesti: Dio, l’anima, la propria santificazione. Nel 389, ricevette il Battesimo, diede ai poveri una parte dei suoi beni e si ritirò presso Barcellona, per condurre vita di solitudine e di preghiera. Ma ecco, nel 394, fu ordinato sacerdote… Conosciuto da S. Ambrogio per l’opera di buon governo che aveva condotto in Italia, fu da questi invitato a Milano a far parte del suo Clero. Paolino però preferì ritornare a Nola dove era stato governatore. Lì, si stabilì presso la tomba di S. Felice, pago di vivere in umiltà e povertà, impegnandosi nella preghiera, nel ministero sacerdotale e nel servizio ai più umili. Nel 409, morto il Vescovo di Nola, fu chiamato a succedergli come Vescovo sulla medesima cattedra. Era stato fine poeta e cantore di Cristo e dei suoi santi. Divenuto Vescovo, si rivelò un padre per il suo popolo, preoccupandosi del bene spirituale e materiale di tutti.
Era solito continuare e allargare il suo apostolato con la corrispondenza: le sue lettere pervenute a noi numerose, mostrano un uomo affabile e simpatico, ricco della gioia di aver incontrato Gesù Cristo e di essere diventato strumento di salvezza per molti fratelli. Fu in relazione epistolare con S. Girolamo e S. Agostino, i più grandi santi e scrittori della sua epoca. Quando la Campania fu invasa dai Goti, vendette tutto il patrimonio per soccorrere il suo popolo. Ormai i Barbari dilagavano in tutto l’Impero seminando devastazione e paura. Paolino, prima di morire nel 431, intravide che la Chiesa li avrebbe convertiti a Cristo e ne sarebbe nata una nuova civiltà.