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Il Santo del giorno

 

Aprile 2024
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29 Giugno

Nome: PIETRO, PAOLO

Santi PIETRO E PAOLO Apostoli e Martiri (I sec.)

 

Il suo nome di nascita era Simone ed era un pescatore di Betsaida (Lc 5,3). Il fratello Andrea lo conduce all’incontro con Gesù (Gv 1,42). Il Cristo gli cambia nome e lo chiama “Pietro” (= roccia, Mt 16,17-19) per realizzare nella sua persona il tema della “pietra fondamento” della sua Chiesa. Di lui Gesù ha particolare cura, lo vuole presente alla trasfigurazione sul Tabor, lo chiama a un ruolo unico di guida, quello di confermare nella fede i suoi fratelli. Pietro è entusiasta e proclama il Maestro “Figlio del Dio vivente”. Dichiara di essere pronto a sacrificare la vita per Lui, ma dopo essere stato nel Getsemani testimone della sua agonia e del suo arresto, nega di conoscerlo nell’atrio della casa di Caifa, davanti alle insinuazioni della portinaia. Al canto del gallo, alla vista del Maestro che lo fissa con uno sguardo particolare, piange amaramente il suo peccato. Dopo la risurrezione di Gesù, è il primo con Giovanni a vedere la tomba vuota (Gv 20,6), ed è testimone delle apparizioni del Risorto. A lui, Gesù risorto, conferma la sua missione: “Pasci i miei agnelli, pasci le mie pecorelle” (Gv 21, 15-19). Sarà il capo universale della Chiesa fondata da Cristo. Dopo l’ascensione egli prende la guida della comunità cristiana (At 1,15) e, per diretto intervento dello Spirito Santo, è il primo a prendere coscienza della necessità di aprire la Chiesa ai pagani (At 10,11). Il giorno della Pentecoste, ricevuto lo Spirito Santo, inaugura con coraggio l’annuncio del Vangelo. Da quel giorno, nessuno lo fermerà più nella diffusione della Chiesa, aprendo, per ispirazione dello Spirito Santo, le porte di essa ai pagani. Stabilitosi prima ad Antiochia, dove per la prima volta, i discepoli di Cristo sono chiamati cristiani, nel 42, raggiunge Roma, la capitale dell’impero e ne fa la capitale del mondo (“caput mundi”) che si converte a Cristo. A Roma, Pietro invita Marco, il suo fedele “segretario” a scrivere, come sotto dettatura, il suo Vangelo. Con altre due lettere, inviate alla Chiesa, conferma la fede di tutti i credenti. Vicario di Cristo, proprio a Roma, suggella la sua missione, versando il suo sangue, durante la persecuzione di Nerone, nel 67. E’ sepolto in Vaticano, dove sorge la basilica a lui dedicata, a cui guarda il mondo intero.