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Il Santo del giorno

 

Marzo 2024

6 Giugno

Nome: CLAUDIO

S. CLAUDIO di CONDAT
Vescovo († 696)

 

Claudio di Condat nacque probabilmente in Francia da una famiglia senatoriale. Destinato alla carriera militare, decise di farsi sacerdote. Dopo l’ordinazione, spese dodici anni come canonico di Besançon, poi entrò nell’abbazia di Condat, oggi St-Claude, sulla catena del Giura, divenne abate, riformò il monastero e introdusse la regola di San Benedetto e diresse i monaci per 52 anni. Nel 685 divenne vescovo di Besançon e resse la diocesi fino al 692. Poi ritornò a Condat dove morì il 6 giugno 696. L’abbazia di Condat e la città che nacque intorno ad essa, eretta in diocesi di Saint-Claude nel 1742 presero il suo nome. Nella Savoia più di ottanta chiese e cappelle furo-no dedicate a lui prima della Rivoluzione Francese.
Al suo sepolcro fu un succedersi ininterrotto di pellegrinaggi; si avvicendavano moltitudini anonime e personaggi illustri, attratti dalla fama di numerosi miracoli. Tra i pellegrini illustri vi furono Luigi XI, Anna di Bretagna, Filippo l’Ardito, Carlo il Temerario, S. Francesco di Sales, S. Giovanna di Chantal e, nel 1810, il conte Giovanni Maria Mastai-Ferretti, il futuro Papa Pio IX. A Roma verso il 1650 il canonico Enrico Othenin fondò la confraternita di S. Claudio e edificò la chiesa di S. Claudio dei Borgognoni, che Innocenzo XI eresse nel 1677 a loro chiesa nazionale. I commercianti di giocattoli fecero di Claudio il loro patrono, ma se ne ignora la ragione. Le reliquie furono bruciate nel 1794 durante la Rivoluzione francese. Attualmente si celebra la sua festa il 6 giugno nelle diocesi di Saint-Claude, di cui è patrono principale, di Besançon e di Lione.

6 Giugno

Nome: NORBERTO

S. NORBERTO
Vescovo (1082-1134)

 

Norberto Gennep era nato in Renania attorno al 1082, da nobile famiglia di Xanten. Trascorsa una giovinezza alquanto mondana, si convertì a intensa vita cristiana ed entrò in monastero. Nel 1115, fu ordinato sacerdote e subito si dedicò a restaurare lo stile di vita degli Apostoli. Contemplativo, si fece predicatore itinerante, precorrendo l’apostolato di S. Francesco d’Assisi e di S. Domenico di Guzman. Sulle orme di Papa Gregorio VII, che aveva promosso un’energica riforma della vita ecclesiale, rivendicando l’autonomia del clero dalle autorità politiche, Norberto iniziò a riformare la propria vita, abbandonando ogni legame temporale; diffuse questa riforma tra il clero, in modo che fosse interamente dedito al culto di Dio e alla predicazione del Vangelo, libero dalle tentazioni del feudalismo.
“Volle che il clero fosse convenientemente preparato, dedito al genuino ideale evangelico ed apostolico, casto e povero, che rivestisse l’abito e l’ornamento dell’uomo nuovo”. Era solito raccomandare tre cose al clero: mondezza per l’altare e i divini uffici, correzione delle colpe e delle negligenze nel capitolo conventuale, ospitalità verso i poveri”. Nacque così, grazie alla sua opera, l’Ordine dei Premostratensi. Infine, divenuto arcivescovo di Magdeburgo in Germania, applicò la riforma gregoriana nella sua diocesi. Si preoccupò di rafforzare la buona armonia tra la Sede Apostolica di Roma e l’Impero, garantendo però sempre la libertà delle nomine vescovili e abbaziali. L’una e l’altro furono talmente soddisfatti della sua opera che Papa Innocenzo II gli scrisse: “La Sede apostolica si congratula cordialmente con Te, figlio tanto devoto!”. L’imperatore lo volle primo cancelliere dell’impero. Morì nel 1134, meritandosi l’elogio: “Tutto egli compì con fede intrepida. In Norbert - dicevano - brilla la fede, come in Bernardo di Chiaravalle, la carità”. E’ uno dei più grandi fondatori di Ordini – i Premostratensi – nella grande Famiglia Benedettina.