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Il Santo del giorno

 

Aprile 2024
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31 Agosto

Nome: ARISTIDE

S. ARISTIDE
Martire (II sec.)

 

Al tempo di Sant'Aristide, vissuto nel II secolo, le accuse contro i cristiani venivano fatte dall’Imperatore. I cristiani - si diceva - sono ribelli all’autorità imperiale. I cristiani minano l’Impero. Predicano dottrine sovversive, come quella della fratellanza di tutti gli uomini e della loro uguaglianza davanti a Dio, padre comune. Era necessario rispondere a queste accuse, non per difendersi personalmente ma per difendere la Chiesa. Nasceva così l’apologetica, e gli apologisti per dimostrare la verità della fede per difendere il Cristianesimo, ma così si esponevano ai maggiori pericoli, e spesso l’ultima parola della loro apologetica era scritta col sangue. S. Aristide fu uno dei primi apologisti.
Era stato filosofo ad Atene, convertitosi al cristianesimo, scrisse un’apologia nella quale tentò di scagionare la dottrina di Cristo da tutte le infamie che giungevano all’orecchio dell’Imperatore Antonino. E poi presentò la sua apologia a quell’Imperatore. Ciò significava dire: “Anch’io, filosofo greco, sono cristiano, perché la dottrina cristiana non è un’aberrazione, come ti viene falsamente presentata. E’ una religione vera nella sua essenza, buona nella applicazione, utile nei suoi “effetti”. Sant’Aristide metteva in luce, del cristianesimo, la parte diciamo così più fresca e verdeggiante: la speranza in un avvenire migliore, in una vita più buona, in una giustizia più giusta. E poi, l’amore che il Cristiano predicava, e che non poteva essere dannoso a nessuno, né all’Imperatore né ad alcun altro. Questa apologetica, ingenua, ma coraggiosa; semplice, ma leale, è l’unica ma sufficiente testimonianza d’una candida e luminosa anima, d’una mente chiara e onesta, d’un cuore generoso e coraggioso. Insomma è la testimonianza di un santo.