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Il Santo del giorno

 

Marzo 2024

15 Settembre

Nome: ADDOLORATA

BEATA VERGINE MARIA ADDOLORATA

 

La devozione ai dolori di Maria fu assai prima popolare che liturgica, diffusa particolarmente dai Servi di Maria e dai Passionisti (cf 17 febbraio e 19 ottobre), e contempla i momenti messi in rilievo dai Vangeli. Fu Pio VII che, in ricordo delle sof-ferenze inflitte da Napoleone alla Chiesa e al Papa, introdusse nella liturgia la celebrazione dei dolori di Maria nel 1814.
Attualmente, nella Liturgia rinnovata, questa memoria dei dolori di Maria si concentra su di lei, la Addolorata, e sul sacrificio di Cristo, che lei stessa offre con lui al Padre. S. Bernardo scrive: “Una spada ha trapassato veramente la tua anima, o Santa Madre nostra! Del resto non avrebbe raggiunto la carne del Figlio se non passando per l’anima della Madre. Certamente dopo che il tuo Gesù era spirato, la lancia crudele non poté arrivare alla sua anima. Quando, infatti, non rispettando neppure la sua morte, gli aprì il costato, ormai non poteva più recare alcun danno al Figlio tuo. Ma a te sì. A te trapassò l’anima...â€.
Anche in punto di morte Gesù non si fa vincere dal dolore e fino all’ultimo respiro si preoccupa di coloro che sono con lui e in particolare della madre che affida al discepolo amato. A riferirci le parole di Gesù è lo stesso discepolo Giovanni che era con Maria “presso la croce di Gesù†sul Calvario. Maria ha assistito a tutta la passione del Figlio, alle grida: Barabba, Barabba! Ha visto il Figlio uscire fuori flagellato, coronato di spine, coperto di sputi; ha visto il suo corpo, denudato, sussultare, sulla croce, nel brivido della morte. Ha visto i soldati dividersi le sue vesti e tirare a sorte quella tunica che ella stessa gli aveva tessuto con tanto amore. Ha bevuto anche lei il calice amaro, l’ha sorbito fino alla feccia. Ma ella è lì come “sua madre†e questo cambia tutto. A Maria fu chiesto qualcosa di molto più difficile: di perdonare gli uccisori del Figlio. Quando sentì il Figlio che diceva: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fannoâ€, Maria comprese subito che cosa il Padre celeste si aspettava anche da lei: che dicesse anche lei, nel suo cuore, le stesse parole: “Padre, perdonali…â€. E perdonò!

15 Settembre

Nome: ROLANDO, ORLANDO

Beato ROLANDO (o Orlando) de MEDICI
Eremita (1330-1386)

 

Rolando (o Orlando) de Medici nacque verso il 1330 a Milano. Cominciò a vivere una vita eremitica di grande povertà, nel 1360, nei boschi di Bargone e Salsomaggiore e per trent’anni ebbe per compagne la meditazione, la solitudine e il silenzio. Morì il 15 settembre 1386 a Bargone vicino a Fidenza (Parma), e il suo corpo fu portato a Busseto, nella chiesa della Trinità.
Un altro Rolando († 1200) è ricordato il 15 luglio. Modesto e nascosto, paziente e penitente, questo Rolando, d’origine inglese, lasciò la patria per sottrarsi ad onori che riteneva di non meritare. Traversata la Francia, si nascose tra i monti della diocesi di Belley, e vi restò a lungo ignorato. Quando poi vennero riconosciute le sue virtù, fu fatto Abate di un nuovo monastero: incarico che conservò fino alla morte, cioè fin verso il 1200. Fu ammirato, in quegli anni, per la vivissima devozione alla Madonna.