Newsletter Sacro Cuore n. 9/2015 - Bologna - 01.09.2015
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Caro amico, cara amica,

            I colori dell’autunno cominciano ad arricchire la tavolozza della natura e ci parlano di una stagione che si conclude con frutti gustosi, ma anche con foglie morte. È un invito alla contemplazione del grande libro del creato sul quale possiamo leggere la fantasia creatrice di Dio Padre che ha profuso incredibili forme di vita e di bellezza. Ma purtroppo con dolore costatiamo anche la nostra incapacità ad utilizzarle nel rispetto della loro essenza e dell'equilibrio ambientale, coscienti della loro destinazione universale, nello spazio e nel tempo. È una contemplazione che fiorisce nella preghiera di ringraziamento, che diventa eucaristia. È una presa di coscienza che implora la luce dello Spirito Santo per essere saggi amministratori dei beni di Dio. 

 

            Per la Comunità cristiana italiana l'1 settembre sarebbe stata la 10ª Giornata per la custodia del creato. Quest’anno, Papa Francesco l'ha trasformata nella Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato.
La Giornata ha un carattere ecumenico poiché, nella stessa data, viene celebrata anche dalla Chiesa Ortodossa, ma tende a coinvolgere la "buona volontà" del mondo intero. Infatti il Papa scrive: «Invoco l’intercessione della Madre di Dio Maria Santissima e di san Francesco d’Assisi, il cui Cantico delle Creature ispira tanti uomini e donne di buona volontà a vivere nella lode del Creatore e nel rispetto del creato».


Il contenuto di questa giornata, che verrà celebrata anche nell’EXPO di Milano, è autorevolmente presentato dall’Enciclica «Laudato si» che Papa Francesco ha dedicato alla questione ambientale.

La terra va abitata con una sapienza capace di custodirla come casa della famiglia umana, per questa e per le prossime generazioni.

Si tratta di un compito impegnativo perché innanzitutto esige maggiore giustizia nei confronti delle fasce più deboli e povere del pianeta, per superare con decisione un sistema economico che “scarta” i soggetti più fragili.

 

            Ma anche il nostro stile di vita deve cambiare: l’uso dell’acqua, il risparmio delle energie non rinnovabili, l'uso di prodotti inquinanti dovranno essere sostenibili sul piano personale, familiare e comunitario.

Occorre tornare ad apprendere cosa significhi sobrietà, ripensando anche i nostri stili alimentari, privilegiando, ad esempio, le produzioni locali e quelle che provengono da processi rispettosi della terra. Nello stesso tempo va affrontata l’emergenza di garantire il diritto al cibo a quella metà dell’umanità che vive delle briciole che cadono dal tavolo delle nostre nazioni.

 

            Papa Francesco ci chiede di abitare la terra come sentinelle, custodendone la bellezza e la vivibilità, contro tante forme di sfruttamento rapace ed insostenibile, contro le diverse forme di illegalità ambientale; educare con parole, gesti, comportamenti a stili di vita sobri e sostenibili, amanti della giustizia ed allergici alla corruzione. Così potremo mettere sull’altare delle nostre Celebrazioni Eucaristiche il pane e il vino, frutto della terra e del lavoro dell’uomo, e saranno un inno di ringraziamento al Creatore a nome di tutta l’umanità passata, presente e futura.

 

Concludiamo con la «preghiera per la nostra terra» che Papa Francesco propone a tutti coloro che credono in un Dio creatore, onnipotente:

  

Dio Onnipotente,
che sei presente in tutto l’universo / e nella più piccola delle tue creature,
Tu che circondi con la tua tenerezza / tutto quanto esiste,
riversa in noi la forza del tuo amore
affinché ci prendiamo cura / della vita e della bellezza.
Inondaci di pace, perché viviamo come fratelli e sorelle / senza nuocere a nessuno.
O Dio dei poveri,
aiutaci a riscattare gli abbandonati  / e i dimenticati di questa terra
che tanto valgono ai tuoi occhi.
Risana la nostra vita, / affinché proteggiamo il mondo e non lo deprediamo,

affinché seminiamo bellezza / e non inquinamento e distruzione.
Tocca i cuori / di quanti cercano solo vantaggi / a spese dei poveri e della terra.
Insegnaci a scoprire il valore di ogni cosa, / a contemplare con stupore,
a riconoscere che siamo profondamente uniti / con tutte le creature
nel nostro cammino verso la tua luce infinita.
Grazie perché sei con noi tutti i giorni.
Sostienici, per favore, nella nostra lotta / per la giustizia, l’amore e la pace.
 

 

            Un affettuoso saluto.

                                 Don Ferdinando Colombo

  

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