Domenica 15 gennaio la Chiesa cattolica celebra in diverse nazioni del mondo la Giornata Mondiale dei Migranti e dei Rifugiati, mentre in altri paesi viene spostata in altra data a seconda delle esigenze pastorali. Per la circostanza, il Santo Padre, Benedetto XVI ha proposto nel suo annuale Messaggio, il tema “Migrazioni e Nuova Evangelizzazione”.
Nel ricordare questo importante appuntamento, P. Sérgio O. Geremia, CS, Superiore generale della Congregazione dei Missionari di San Carlo (Scalabriniani), da 125 anni impegnati al servizio concreto delle comunità migranti, sottolinea che il messaggio “invita tutte le persone di buona volontà, i cristiani in modo particolare, ad impegnarsi nella ricerca di soluzioni adeguate alle molteplici sfide della mobilità umana. L’accoglienza dei fratelli e sorelle migranti e rifugiati, che lasciano i loro Paesi in cerca di migliori condizioni di vita o perché minacciati dalle persecuzioni, dalle guerre, dalla violenza, dalla fame e dalle catastrofi naturali, non è solamente questione di interventi sociali e solidarietà, ma anche ‘una occasione provvidenziale per rinnovare l’annuncio del Vangelo in un mondo contemporaneo’ come propone Benedetto XVI.Questa riposta pastorale si basa sul messaggio evangelico, secondo cui accogliere gli altri è incontrarsi con Cristo. Ogni cristiano è portatore ed erede della memoria storica del cammino del Popolo di Dio, del rispetto al migrante e del valore dell’ospitalità contenuti nella Parola di Dio. In Cristo, Dio è venuto personalmente a chiedere ospitalità agli uomini e alle donne del mondo vivendo Lui stesso l’esilio in Egitto. Lui si è identificato come lo straniero che ha bisogno di ospitalità e protezione. Per di più le migrazioni - come le ha definite il Concilio Vaticano II – ‘sono un segno dei tempi che vanno interpretati oggi’.” (SL) (Agenzia Fides 14/01/2012)
Messaggio del Papa per la giornata mondiale del migrante e rifugiato