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Ti auguro di fare della tua vita un dono d'amore

di Don Ferdinando Colombo

 

Natale è dono gratuito del Padre che dà a noi, suoi figli, il dono di  Gesù, fratello tra fratelli, che ci salva dalla solitudine e dalla disperazione.
Dio si è fatto uomo perché l'uomo si facesse Dio

Perché il servo si cambiasse in padrone, Dio prese la condizione di servo.

(Sant'Agostino).

Non ci ha mandato un messaggio, un Angelo, ci ha mandato suo Figlio Gesù che si è spogliato di ogni attributo della sua divinità, perche potessimo riconoscerci in lui, nella sua vita, e così il Dio fatto uomo potesse  essere accolto da noi uomini.

Non c'è dono più grande.

Oggi la cultura ha dimenticato l'origine del Natale e si è impossessata della tradizione che faceva un regalo a Natale per ricordare che Gesù è il grande regalo per l'umanità; la frenesia dei doni è diventata un commercio che tende ad escludere la persona di Gesù e ogni riferimento religioso, così i nostri giovani non sanno più che cos'è realmente il Natale e... perdono la speranza, e la gioia di vivere. 

 

Gesù ha chiamato per primi attorno a sé persone semplici come Maria, Giuseppe e i pastori perchè nessuno si sentisse escluso. Se per primi avesse chiamato i ricchi, i poveri non avrebbero osato avvicinarsi, si sarebbero creduti obbligati a restare in disparte a causa della loro povertà. Così chiamando i poveri ha aperto le braccia a tutti; e a tutti, specialmente a chi si sente ricco, propone di fare della propria vita un dono per gli altri.

 

Natale è la festa di tutti, a cominciare però dagli ultimi, i semplici cui il Signore ha scelto di rivelarsi per primo. Non a caso Gesù così si rivolge al Padre:

Ti ringrazio, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai grandi e ai sapienti e le hai fatte conoscere ai piccoli”.

E Cristo intende proprio gli scartati, gli abbandonati, i rifiutati dalla società.

 

Per questo Madre Teresa diceva:

È Natale ogni volta che sorridi a un fratello e gli tendi la mano.

È Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l’altro.

È Natale ogni volta che non accetti quei principi che relegano gli oppressi ai margini della società. È Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale.

È Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza.

È Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.

 

In qualche modo noi camminiamo con te, ma anche con gli ultimi

Con una mano riceveremo quello che tu vorrai donarci e con l'altra mano lo trasmetteremo fedelmente a tanti missionari, a tanti giovani che vogliono diventare sacerdoti e non ne hanno i mezzi, ai conventi di clausura, a tante persone sole che sosteniamo.

 

Ti auguro di fare della tua vita un dono d'amore

Tu sei la fonte del dono e noi trasmettiamo e moltiplichiamo la tua generosità permettendoti di raggiungere persone e situazioni che sono tanto povere da non essere neppure conosciute.

Ti auguro di vivere il Natale non solo una volta l’anno, ma ogni giorno. I poveri infatti li abbiamo sempre con noi, anche se spesso non ce ne accorgiamo; o, peggio, facciamo finta di non vederli.

 

Il dono più semplice, ma il più efficace: la preghiera. Ti ricordo che, mediante questa Newsletter, sei entrato a far parte della rete delle persone che pregano le une per le altre. Una rete che ci raccoglie tutti, uniti spiritualmente con fede attorno all'altare, ogni mattina alle ore 8, per accogliere il dono di Cristo nell'Eucaristia. È il Natale che si rinnova ogni giorno nel nostro cuore. Unisciti a noi spiritualmente e quando non puoi partecipare all'Eucaristia, prega con noi con questa preghiera che è una Comunione di desiderio:

Signore Gesù, tu sei con noi, vivo e vero, nell’Eucaristia

e accogli con infinita Misericordia ciascuno di noi.

Vieni in me e donami una fede grande e viva;

una fede che ama te al di sopra di tutto e per sempre.