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Gesù, Amore misericordioso, io confido in Te!

di Don Ferdinando Colombo

Ogni mattina nel celebrare l'Eucaristia cerco di essere "davanti a Lui" a nome di tutti voi: gli chiedo perdono con voi, lo lodo a nome di tutti voi, ascolto la sua Parola e gli chiedo di essere capace di trasmetterla a voi, lo accolgo nella Comunione chiedendogli di tenerci tutti stretti nel suo Cuore Misericordioso.

In questo mese di giugno, veneriamo l'immagine della Divina Misericordia che Gesù stesso ha chiesto di dipingere, spiegandola: «Entrambi i raggi uscirono dall'intimo della mia misericordia quando sulla croce il mio Cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia. Il raggio pallido rappresenta l'Acqua che giustifica le anime, il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime. Chi venererà questa immagine, non perirà. Prometto pure già su questa terra (...) la vittoria sui nemici. In punto di morte, Io stesso la difenderò come Mia propria gloria».

Sento, inoltre, di dovervi trasmettere una specie di "comando" spirituale ad impegnarvi in una preghiera intensa perché stiamo vivendo un momento decisivo nella storia dell'umanità (!).

Anche san Giovanni paolo II, nel consacrare il Santuario della Divina Misericordia nel 2002, aveva detto: «Perciò oggi, in questo Santuario, voglio solennemente affidare il mondo alla Divina Misericordia. Lo faccio con il desiderio ardente che il messaggio dell’amore misericordioso di Dio si diffonda da questo luogo nel mondo. Si compia la salda promessa del Signore Gesù: "da qui deve uscire "la scintilla che preparerà il mondo alla sua ultima venuta"».

Il Signore, con un'efficacia imprevedibile, sta parlando forte e chiaro alla coscienza di tutte le persone del mondo, alle orecchie che non volevano sentirlo, che lo negavano, che orgogliosamente erano convinte di poter fare a meno di Dio.

Un imponderabile e invisibile virus ci sta chiamando a giudicare la nostra vita. Le persone muoiono come foglie d'autunno; anche un centinaio tra preti e religiosi sono morti.

Ne può scaturire la disperazione per chi è nella solitudine e non è sostenuto dalla fede; oppure il fanatismo religioso di chi ha un'idea così storpiata di Dio da pensare che questo sia un suo castigo. Noi invece invochiamo lo Spirito Santo perché ci illumini per mettere seriamente in discussione i criteri sociali ed economici su cui abbiamo basato le nostre relazioni umane perché speriamo che possa nascere un uomo nuovo che si ispiri ai valori del Vangelo nel creare una nuova socialità, un credente che giudichi le cose che sono veramente importanti per la vita, per la famiglia, per i figli, e decida di non tornare ai vecchi comportamenti gaudenti e superficiali.

Ciascuno di noi deve verificare se le scelte concrete della vita di tutti i giorni, sono scelte da innamorati di Cristo che lo testimoniano ai familiari e a tutte le persone che incontrano o se ci siamo costruiti una routine di pratiche religiose ineccepibile e un po' anonima che non trasmette amore e speranza. In questo mese di giugno preghiamo così:

Dio, Padre misericordioso,
che hai rivelato il Tuo amore nel Figlio tuo Gesù Cristo,
e l’hai riversato su di noi nello Spirito Santo Consolatore,
Ti affidiamo oggi i destini del mondo e di ogni uomo.
Chinati su di noi peccatori, risana la nostra debolezza,
sconfiggi ogni male, fa' che tutti gli abitanti della terra
sperimentino la tua misericordia,
affinché in Te, Dio Uno e Trino,
trovino sempre la fonte della speranza.
Eterno Padre,
per la dolorosa Passione e la Risurrezione del tuo Figlio,
abbi misericordia di noi e del mondo intero! Amen.
(San Giovanni Paolo II)