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Il Sangue di Gesù è Misericordia per tutti

di Don Ferdinando Colombo

Il mese di luglio, tradizionalmente è dedicato a riflettere sull'infinito valore del Sangue di Cristo come segno di un amore che non conosce limiti e come il vero rimedio efficace per vincere il peccato dell'uomo. É il segno per eccellenza della Divina Misericordia.
Ma la fede senza le opere è morta e allora ti propongo di concretizzare la tua fede ascoltando la

               
                 P
roposta di Papa Francesco:

«La misericordia non abbandona chi rimane indietro.
Ora, mentre pensiamo a una lenta e faticosa ripresa dalla pandemia, si insinua proprio questo pericolo: dimenticare chi è rimasto indietro. Il rischio è che ci colpisca un virus ancora peggiore, quello dell’egoismo indifferente.
Si trasmette a partire dall’idea che la vita migliora se va meglio a me, che tutto andrà bene se andrà bene per me. Si parte da qui e si arriva a selezionare le persone, a scartare i poveri, a immolare chi sta indietro sull’altare del progresso.
Questa pandemia ci ricorda però che non ci sono differenze e confini tra chi soffre. Siamo tutti fragili, tutti uguali, tutti preziosi. Quel che sta accadendo ci scuota dentro: è tempo di rimuovere le disuguaglianze, di risanare l’ingiustizia che mina alla radice la salute dell’intera umanità! Impariamo dalla comunità cristiana delle origini, descritta nel libro degli Atti degli Apostoli.
Aveva ricevuto misericordia e viveva con misericordia: «Tutti i credenti avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno» (At 2,44-45). Non è ideologia, è cristianesimo.
Cogliamo questa prova come un’opportunità per preparare il domani di tutti, senza scartare nessuno: di tutti. Perché senza una visione d’insieme non ci sarà futuro per nessuno». (19 aprile 2020)

                  Dar da mangiare agli affamati
Su quasi 850 milioni di abitanti del pianeta Terra (degli oltre 7 miliardi che la abitano) grava ancora la fame cronica (definita come l’assunzione di meno di 1.800 kcal al giorno), mentre 1 miliardo e 300 milioni si trova in una situazione completamente diversa, in condizioni di obesità e sovrappeso.
In Europa ancora 79 milioni di persone vivono al di sotto della soglia di povertà.
In Italia le persone che non riescono a permettersi un’alimentazione adeguata, una casa riscaldata e il minimo necessario per vestirsi o curarsi sono cinque milioni.
Salgono di oltre un milione i nuovi poveri che hanno bisogno di aiuto anche per mangiare per effetto delle limitazioni imposte per contenere il contagio e la conseguente perdita di opportunità di lavoro, anche occasionale.

                  Don Benzi Ha scritto:
«Il povero che incontri è un cuore da capire, non è uno stomaco da riempire.
Se lo tratterai come uno stomaco affamato in cui getti pastasciutta e carne arrostita,
un giorno te la vomiterà.
Il povero
è una persona con doni stupendi che porta con sé, con una missione da compiere.
Il povero attende la tua mano prima che tu gli getti addosso un vestito usato.
Se tu lo tratti come un manichino su cui gettare dei vestiti più o meno logori,
un giorno te li tirerà addosso con violenza, rifiutando la tua persona.
Egli vuole che tu gli chieda perdono perché tu hai tutto:
lui è stato derubato di tutto da quella società che a te ha dato tanto
da permetterti di dare le briciole a lui, ferendolo nella sua dignità, umiliandolo.
Fermati con il barbone lungo le strade: parlagli prima di aprire il portafoglio.
Mettiti in dialogo con il lavavetri, non vederlo come uno scocciatore,
parlagli nella sua umiliazione e capirà»
.

               Mandami qualcuno da amare di Madre Teresa di Calcutta

Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo,
quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare;
quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro;
quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento;
quando sono umiliato, fa che io abbia qualcuno da lodare;
quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare;
quando ho bisogno di comprensione, dammi qualcuno che ha bisogno della mia;
quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi;
quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona.
Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli
che in tutto il mondo vivono e muoiono poveri ed affamati.
Dà loro oggi, usando le nostre mani, il loro pane quotidiano,
e dà loro, per mezzo del nostro amore comprensivo, pace e gioia.