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Noi crediamo nella risurrezione

di Don Ferdinando Colombo

 
La Festa dei Santi e la Commemorazione dei fedeli defunti, ci pongono una domanda fondamentale: cosa avviene al termine della nostra esistenza terrena?
Noi siamo cristiani perché crediamo che Cristo è risorto e come lui, anche noi risorgiamo
La flagellazione, la coronazione di spine, la crocifissione, la lancia che ha trafitto il costato, hanno distrutto la vita fisica in quel corpo nato da Maria.
Ma quel corpo è risorto: nuovo, trasfigurato, vivo per sempre. 
Noi proclamiamo al mondo la risposta più importante sul senso della vita perchè abbiamo il coraggio di affermare che chi si unisce a Cristo con i Sacramenti entra nella stessa dinamica di Risurrezione
Per questo nel Credo diciamo che crediamo la Risurrezione dei morti. 
Nelle promesse battesimali diciamo che crediamo la Risurrezione della carne.
Cristo è risorto e ora vive per sempre.

I Santi 
Siamo noi i santi, quando già su questa terra, pur tra molte prove, viviamo in comunione con Cristo e con i fratelli. 
Giustamente chiamiamo Santi quelli che hanno affrontato le nostre stesse fatiche, ma in modo esemplare, perché hanno saputo corrispondere all’Amore di Cristo e ora sono già nella realtà definitiva. 
Invochiamo la loro intercessione e cerchiamo di imitarne gli esempi di amore concreto con cui hanno trasformato la società; il pensiero corre a Maria che ci è madre, Giuseppe che fedelmente custodisce la nostra famiglia, Francesco per il distacco dai beni materiali, Caterina per l'appassionata costruzione della pace, don Bosco nell’impegno educativo, Padre Pio con tanta misericordia verso i peccatori, Madre Teresa per il servizio agli ultimi, ... e tantissimi altri meno conosciuti, ma altrettanto Santi.

I defunti
Impropriamente chiamiamo defunti quelli che sono entrati a far parte della vita definitiva; in realtà sono più vivi di noi perchè sono in Dio che è la Vita.  Il pianto per il dolore del distacco, per il vuoto che lasciano nel nostro cuore, è un nobile sentimento umano. 
La comunità cristiana consapevole delle fragilità di ogni creatura umana prega e intercede per la loro purificazione. Ma certamente sono soprattutto loro a intercedere per noi.
La celebrazione dell’Eucaristia in loro ricordo è il punto di incontro tra noi e loro: convocati alla mensa di Cristo, noi i sopravvissuti e loro i viventi, anticipiamo nel Sacramento la comunione che ci unirà per sempre. Più del marmo delle tombe e dei fiori, è la celebrazione della Santa Messa in loro ricordo che testimonia il nostro amore e la nostra speranza.
Non perdiamo questa meravigliosa tradizione cristiana di far celebrare le Messe per loro, perché è proprio nel celebrare l'Eucaristia insieme, che noi gli vogliamo davvero bene e che loro ci ricambiano generosamente con la loro protezione. 

Con tutta «la rete delle persone che pregano le une per le altre», rivolgiamoci insieme al Padre, ogni giorno alle ore 8, ricordando i nostri morti e i nostri santi con questa preghiera: 

 
Padre misericordioso,
ricordati dei vivi e dei defunti che confidano nel Cuore di Gesù
ricco di bontà infinita.
Accogli le preghiere e l’offerta della vita di tutte le persone
che, in quest’ora, da tutto il mondo,
si uniscono spiritualmente alla nostra Celebrazione Eucaristica,
per ricevere da te luce, conforto e amore. Amen