Share |

Articoli

torna all'elenco

1° settembre: Giornata per la custodia del creato

di Don Ferdinando Colombo

Il Papa alla Gmg di Lisbona ha detto:
A voi, giovani
che coltivate sogni grandi ma spesso offuscati dal timore di non vederli realizzati, 
che a volte pensate di non farcela, tentati in questo tempo di scoraggiarvi, di giudicarvi inadeguati o di nascondere il dolore mascherandolo con un sorriso, 
che volete cambiare il mondo, e va bene, e lottate per la giustizia e per la pace, 
che ci mettete impegno e fantasia ma vi sembra che non bastino, di cui la Chiesa e il mondo hanno bisogno come la terra della pioggia, 
che siete il presente e il futuro, 
sì, proprio a voi, giovani, Gesù dice: “Non temete!”

La battaglia per salvaguardia del creato 
non si combatte né si vince da soli

1. Siamo un tassello di questo bellissimo puzzle, opera delle mani di Dio. 
Egli ha posto accanto noi tutte le altre creature con le quali siamo profondamente uniti e dalle quali dipende la nostra stessa esistenza”

2. Facciamo rete. facciamo squadra. Sosteniamoci a vicenda e scaleremo gli ostacoli, anche quelli più impensabili”.

3. Non indugiare. Ispiriamoci al tema della Gmg: ‘Maria si alzò e andò di fretta’. 
È una chiamata all’azione affinché le decisioni non rimangano lettera morta.
Infatti, anche se è cresciuta la sensibilità ecologica delle popolazioni, non basta per modificare le abitudini nocive di consumo, che non sembrano recedere, bensì estendersi e svilupparsi”.

Portiamo a Gesù 
le grida straziate nostra umanità riarsa, assetata di pace.

"Guardiamo con fiducia a Colui che è la nostra pace.
A Lui, trafitto per noi, apriamo il cuore.
In Lui confidiamo. 
Il sangue e l’acqua, che sgorgano dal suo costato,
discendano su di noi, ci purifichino e ci trasformino.
Ci rendano profeti appassionati del Vangelo, 
testimoni audaci di speranza".

 
La Laudato si' ha indicato in modo efficace e importante la via dell’ecologia integrale,che abbracci ogni piano della vita:
sociale, culturale, ambientale, ma anche spirituale,
considerando l’uomo come un essere che tende sempre all’assoluto, a Dio, con Dio nel cuore è molto più facile guardare in modo diverso al Creato.