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Le buone vacanze secondo don Bosco

di Bruno Sighel (donboscoland.it)

Ai tempi di Don Bosco l’anno scolastico si protraeva fino alla fine di agosto.
Quando si incominciava a parlare di vacanze estive (che, in effetti, per lo più erano autunnali), Don Bosco metteva in atto tutta la sua saggezza per preparare i giovani a viverle nel modo giusto.
Sapeva, dalla sua lunga esperienza, che troppo frequentemente le vacanze sono «la vendemmia del diavolo» specialmente per coloro che vivendo parecchi mesi all’Oratorio di Valdocco, dove Don Bosco e l’ambiente li avevano tutelati contro le insidie del male, dovevano affrontare ora, da soli, situazioni nuove e difficili.
Vederli partire e sapere che forse sarebbero tornati diversi, era, per Don Bosco, un momento di vera angoscia.

         Si spiegano così le tante «buone notti» che ritornano sull’argomento. Offriamo ai nostri lettori, ai giovani soprattutto e ai loro educatori, alcuni pensieri tratti da alcuni incontri serali con i suoi ragazzi in prossimità delle vacanze. Come si vede Don Bosco parte dall’esperienza, parla col cuore, punta il dito su cose assai concrete per arrivare all’essenziale: «Non recare offesa al Signore, non recare danno all’anima».

         Quando un padre deve lasciare i suoi figli, o quando li invia a fare qualche commissione in lontano paese, benché sappia che essi sono obbedienti e conoscono bene ciò che devono fare, tuttavia teme sempre che qualche disgrazia incolga a quei figli che egli ama tanto... Credetelo, questo padre, indegnamente, ma di tutto cuore, sono io. Quei figlioli che debbono separarsi siete tutti voi che andate in vacanza...

         Ma voi avete tutti il sangue che bolle nelle vene e gridate tutti con entusiasmo: “Vacanze, vacanze!” E non pensate che a queste, desiderate nient’altro che queste, non volete ascoltare altro... Sia pure, ma io temo che qualche nemico venga a farvi perdere la vita dell’anima.

         Nascondetevi in una foresta…

         Vorrei darvi qualche consiglio per passare bene le vacanze, questo: Quando siete in vacanza prendetevi pure tutte le libertà, fate pure disordini... ma cercate di trovarvi un posto in cui il Signore non vi veda: chiudetevi in una stanza, andate in cantina, salite anche sul campanile o nascondetevi nel folto di una foresta purché non sia presente il Signore.

         Voi conoscete subito che è impossibile sottrarvi agli occhi di Colui che vede contemporaneamente ogni cosa in cielo e in terra... Questo pensiero vi deve accompagnare in ogni tempo, in ogni luogo, in ogni azione. E come osereste commettere un atto che possa offendere alla sua presenza il Signore?

         I consigli di Don Bosco

         Ma voglio raccomandarvi alcune cose, perché possiate trascorrere bene le vostre vacanze.

         • Guardatevi dai compagni che sono soliti fare discorsi non buoni e cose che non vanno bene. Se andate con questi compagni, cadrete in una lacrimevole rovina. Vi sarà qualcuno che in presenza vostra incomincerà un discorso o contro la religione o contro i buoni costumi. Ebbene, lasciatelo, piantatelo lì, ditegli pure francamente: io il nome di cristiano non lo voglio sporcare... E così dite di qualunque altro male o peccato. È un impostore colui che si professa cristiano e non agisce come tale.

         • Non frequentate i luoghi pericolosi dove si bestemmia, si dicono parole cattive e a volte proprio sporche, atte a suscitare cattivi pensieri... Certuni sentono parlare un compagno che dice cose indecenti, coprendole con belle frasi, ed essi sorridono e, se non è questa volta è un’altra anch’essi danno corda ai ragionamenti di uno sboccato. Quel primo sorriso fu l’atto di arrendersi al nemico. Viene loro tra le mani un brutto libro e cominciano a guardare la copertina, poi a leggere... poi frequenta sempre di più quegli ambienti, quei compagni e amici... non prega più perché ha perso l’orrore del peccato, si lascia vincere dal rispetto umano. Insomma, poco a poco finisce col cadere miseramente... Anch’io fui giovane come voi, e per mia disgrazia mi sono anche trovato nei pericoli nei quali vi trovate voi. Credete alla mia esperienza, alle mie parole.

         • Procurate di avere assolutamente qualche spazio di tempo alla domenica per andare alla Messa e accostarvi ai Santi Sacramenti della confessione e della comunione. Ogni giorno dite le vostre orazioni mattino e sera.

         • Non state in ozio! Continuate a studiare e leggere. A tutti rimane sempre qualche materia che non si è potuto studiare abbastanza durante l’anno: in questo tempo ripassatela con maggiore attenzione. Ma notate ancora che per imparare è necessario leggere, leggere libri molto utili; tante volte questa cosa lungo l’anno non si può fare. Ma leggete per imparare non per sola curiosità. Lo si faccia adesso che avete tempo... Così non rimanete in ozio. Ricordatevi l’avviso dello Spirito Santo di non perdere neppure un minuto di tempo. Oh, se io fossi giovane come vorrei impiegarlo meglio il mio tempo. Allora ne avevo, adesso non l’ho più e non potrò più averlo e non mi rimane più altro che raccomandare a voi di occupare bene il tempo ora che l’avete.

         • Aiutate i vostri genitori che per voi lavorano tutto l’anno. Rendetevi utili alla vostra casa, alle vostre famiglie... Certo, vi dovete anche riposare e divertire, ma mai a danno della vostra anima... E curate la vostra salute...

         Ancora una cosa vi raccomando

         Ci sarebbero tante altre cose da raccomandarvi, perché possiate passare bene questo tempo di vacanza. Una cosa sola vi raccomando ancora, che riassume tutto quello che vorrei dirvi: Non commettete alcun peccato. Se vi guarderete da questo come da un serpente velenoso, passerete santamente le vacanze, ritornerete tutti sani ed allegri, riprenderete un altro anno di studio e lavoro... Questo vi raccomando da padre che ama molto i suoi figli... Intanto vi auguro felici vacanze e arrivederci. (cfr MB 12,363 ss e 13,427 ss). Parla così semplicemente come gli detta il cuore, Don Bosco, spinto solo dal desiderio di difendere i giovani per i quali ha promesso di dare ogni sua energia. 

 

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