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Bicentenario di Don Bosco: Mamma Margherita

di Teresio Bosco SDB

Giù dai colli…

In una sera piovosa del maggio del 1847, Mamma Margherita e Don Bosco accolsero a Valdocco il primo ragazzo, dando così inizio alla loro opera.
Illetterata, parlava solamente in lingua piemontese, ma piena di quella sapienza che viene dall’alto poté essere d’aiuto a tanti poveri ragazzi di strada, figli di nessuno.
Pose sempre Dio innanzi a tutto, consumandosi per Lui in una vita di povertà, di preghiera e di sacrificio.

Qui, per ben dieci anni, la sua vita si confuse con quella del figlio e con gli albori dell’opera salesiana: Mamma Margherita fu così la prima e principale Cooperatrice di Don Bosco ed estese la sua maternità allo stuolo di ragazzi che affollarono il celebre oratorio di Valdocco.
Con bontà fattiva divenne l’elemento materno del “sistema preventivo” e senza saperlo fu vera “confondatrice” della Famiglia Salesiana, sarta che da una buona stoffa seppe creare grandi santi come Domenico Savio e Michele Rua.

 

I gioielli della Mamma

Con i primi ragazzi ospitati iniziano a crescere le spese. Don Bosco comincia ad andare a bussare alle case dei nobili e dei ricchi. Riceve a volte offerte per i suoi ragazzi, a volte rispostacce insolenti. La sua prima benefattrice, tuttavia, non è una contessa ma sua madre. Scrive: «Mia madre si fece mandare il suo corredo da sposa che fino allora aveva conservato gelosamente. Alcune sue vesti servirono a fare pianete... Mia madre possedeva pure qualche anello, una piccola collana d’oro. Li vendette subito».

 

La crisi dell’orto

Quando cominciano ad essere ospitati i primi ragazzi, Mamma Margherita trasforma una piccola parte del prato in orto. Coltivato e irrigato a dovere, comincia a dare insalata, peperoni, pomodori, cipolle, fagioli, carote, aglio... Don Bosco aiuta sua madre a circondare l’orto di una piccola siepe, perché nelle allegre ricreazioni nessuno entri a pestarlo: la verdura è l’unico condimento per la minestra di tutti.

La guerra però è nell’aria, e i ragazzi la respirano. Al vedere ad ogni ora soldati che arrivano o partono per il fronte, al sentir squillare le trombe, i ragazzi si sbandano per i prati a “giocare alla guerra”.

È probabilmente nel pomeriggio di una domenica che capita il fattaccio. Inseguendo gli “sconfitti”, i vincitori abbattono la siepe, invadono l’orto di Mamma Margherita e lo devastano tutto. La Mamma ci rimane malissimo, si ritira con le lacrime agli occhi.

Quella sera, probabilmente, Margherita sente addosso tutto il peso dei suoi 62 anni. I ragazzi sono andati a dormire, e lei come al solito ha davanti un mucchietto di roba da aggiustare. Insieme con Don Bosco cuce camicie e calzoni strappati, che i ragazzi andando a dormire le hanno lasciato in fondo al letto, per riaverli aggiustati al mattino, perché non hanno altro da indossare. A un tratto, Margherita depone l’ago accanto al lume ad olio.

“Giovanni – sussurra –, sono stanca. Lasciami tornare ai Becchi. Lavoro dal mattino alla sera, sono una povera vecchia, e quei ragazzacci mi rovinano sempre tutto. Non ce la faccio proprio più”.

Don Bosco guarda il volto di sua madre e sente un nodo alla gola. Non riesce a dire una parola: non ce n’è nessuna capace di consolare quella povera donna. Allora, fa solo un gesto: le indica il Crocifisso che pende dalla parete. E quella vecchia mamma capì.

 

È stata dichiarata Venerabile

Muore a 68 anni, a Torino, il 25 novembre 1856. L'accompagnano al cimitero tanti ragazzi che la piangono come "Mamma". Mamma Margherita madre e maestra di Don Bosco

Purtroppo i suoi resti mortali sono oggi andati perso, ma mai svanì nella Famiglia Salesiana il suo ricordo e la sua fama di santità. Il suo processo di canonizzazione iniziò però solo nel 1995. E’ stata dichiarata “venerabile” nel 2006, nel 150° anniversario della sua nascita al cielo, eroica nell’esercizio “delle virtù teologali della Fede, della Speranza e della Carità, sia verso Dio sia verso il prossimo, nonché le virtù cardinali della Prudenza, della Giustizia e della Temperanza”, come recita il decreto promulgato dalla Congregazione delle Cause dei Santi.