di Don Ferdinando Colombo Sdb
GUIDA: Ci siamo ritrovati in preghiera ed è giunta anche lei, Maria. Sentiamo la sua presenza, guardiamo con gli stessi occhi di Elisabetta il suo arrivo. Anche noi siamo chiamati a saper stare davanti a Dio con il cuore aperto, con le braccia aperte, spalancate, per ricevere a piene mani il suo donarsi a noi nell’Eucaristia. Chiediamo allora allo Spirito Santo che ci dia gli occhi di Maria, nel momento in cui a Betlemme ha visto per la prima volta, il volto di Dio. Sono stati i tuoi occhi, Maria, i primi a posarsi sul suo corpo: lo hai avvolto con il tuo sguardo prima ancora di avvolgerlo in fasce. Donaci, o Maria, occhi nuovi perché possiamo vedere la bellezza di Dio. Donaci, o Maria i tuoi occhi.
CANTO
GUIDA: Vogliamo in questo mese di maggio adorare il Signore Gesù attraverso gli occhi di Maria, per fare nostri quegli atteggiamenti con cui lei, la madre, lo ha seguito in tutta la sua esperienza terrena.
LETTORE: Dal capitolo sesto dell’Enciclica di Giovanni Paolo II “ECCLESIA DE EUCHARISTIA”
54.Se l'Eucaristia è mistero di fede, che supera tanto il nostro intelletto da obbligarci al più puro abbandono alla parola di Dio, nessuno come Maria può esserci di sostegno e di guida in simile atteggiamento. Il nostro ripetere il gesto di Cristo nell'Ultima Cena in adempimento del suo mandato: «Fate questo in memoria di me!» diventa al tempo stesso accoglimento dell'invito di Maria ad obbedirgli senza esitazione: «Fate quello che vi dirà» (Gv 2,5). Con la premura materna testimoniata alle nozze di Cana, Maria sembra dirci: «Non abbiate tentennamenti, fidatevi della parola di mio Figlio. Egli, che fu capace di cambiare l'acqua in vino, è ugualmente capace di fare del pane e del vino il suo corpo e il suo sangue, consegnando in questo mistero ai credenti la memoria viva della sua Pasqua, per farsi in tal modo “pane di vita”».
Silenzio di Adorazione Canto
Guida « Beata colei che ha creduto » (Lc 1,45): Maria ha anticipato, nel mistero dell'Incarnazione, anche la fede eucaristica della Chiesa. Quando, nella Visitazione, porta in grembo il Verbo fatto carne, ella si fa, in qualche modo, « tabernacolo » – il primo « tabernacolo » della storia – dove il Figlio di Dio, ancora invisibile agli occhi degli uomini, si concede all'adorazione di Elisabetta, quasi « irradiando » la sua luce attraverso gli occhi e la voce di Maria.
LETTORE 2 :Dal vangelo secondo Luca Lc 1, 39-56
In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore» . Allora Maria disse:
A due cori:
L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente e Santo è il suo nome:
di generazione in generazione la sua misericordia si stende su quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato a mani vuote i ricchi.
Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia,
come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre
TUTTI: Gloria…
Silenzio di Adorazione Canto
LETTORE 3 Dal capitolo sesto dell’Enciclica di Giovanni Paolo II “ECCLESIA DE EUCHARISTIA”
58. Nell'Eucaristia la Chiesa si unisce pienamente a Cristo e al suo sacrificio, facendo suo lo spirito di Maria. È verità che si può approfondire rileggendo il Magnificat in prospettiva eucaristica. L'Eucaristia, infatti, come il cantico di Maria, è innanzitutto lode e rendimento di grazie. Quando Maria esclama «L'anima mia magnifica il Signore», ella porta in grembo Gesù. Loda il Padre « per » Gesù, ma lo loda anche « in » Gesù e « con » Gesù. È precisamente questo il vero « atteggiamento eucaristico ». Al tempo stesso Maria fa memoria delle meraviglie operate da Dio nella storia della salvezza, secondo la promessa fatta ai padri (cfr Lc 1,55), annunciando la meraviglia che tutte le supera, l'Incarnazione redentrice. Ogni volta che il Figlio di Dio si ripresenta a noi nella « povertà » dei segni sacramentali, pane e vino, è posto nel mondo il germe di quella storia nuova in cui i potenti sono « rovesciati dai troni », e sono « innalzati gli umili » (cfr Lc 1,52). Se il Magnificat esprime la spiritualità di Maria, nulla più di questa spiritualità ci aiuta a vivere il Mistero eucaristico. L'Eucaristia ci è data perché la nostra vita, come quella di Maria, sia tutta un magnificat!
Silenzio di Adorazione Canto
Guida: Oggi i due poli della Chiesa e della comunità sono: il corpo di Cristo presente nell’Eucaristia e il corpo del povero. Entrambi sono presenza di Gesù. Sono, per certi versi, la stessa realtà: l’una rischiara l’altra, l’una deriva dall’altra. Sono i due tesori della Chiesa. Nell’Eucaristia e nel cuore del povero siamo in contatto diretto e personale con il verbo incarnato, la sorgente di tutto.
Maria è il nostro modello. Ci insegna a toccare il corpo del povero, che è il corpo di Gesù, con un amore che non ci separa da Dio. Ci insegna a vivere la vita quotidiana nella semplicità e nella povertà di Nazareth. Ci insegna a essere presente al corpo sofferente di Gesù, al corpo sofferente del povero. (Jean Vanier)
Preghiamo Per intercessione di Maria, ascoltaci o Signore Gesù.
BENEDIZIONE FINALE
Cel. Ci benedica il Signore e ci renda sempre lieti.
Tutti Con Maria possiamo proclamare ogni giorno della nostra vita: “Grande è il Signore, lo voglio lodare: Dio è il mio Salvatore: sono piena di gioia”.
Cel. Ci benedica il Signore e ci riempia della sua giustizia
Tutti Con Maria possiamo proclamare ogni giorno della nostra vita: “Ha guardato a me, sua povera serva: Dio è potente e ha fatto in me grandi cose!”.
Cel. Ci benedica il Signore e ci riempia della sua giustizia.
Tutti Con Maria possiamo proclamare ogni giorno della nostra vita: “Ha dato prova della sua potenza, ha distrutto i superbi e i loro progetti. Ha rovesciato dai troni i potenti, ha rialzato dalla terra gli oppressi”.
Cel. E la benedizione di Dio Onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo discenda su di noi e con noi rimanga sempre.
Canto eucaristico - Benedizione Eucaristica - Canto Finale
Siamo venuti per adorarlo - Febbraio
Adorazione Eucaristica in preparazione alla Festa della Divina Misericordia.doc