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Maria ha dato un cuore di carne a Gesù

di Don Ferdinando Colombo

Maria e Gesù: cuore a cuore

La Maternità di Maria costituisce la causa e l'inizio di una serie di rapporti, insieme umani e soprannaturali, tra Lei e il Figlio.
Come ogni madre, Maria trasfonde qualche cosa di se stessa a Gesù. A cominciare dai caratteri cosiddetti ereditari.
Possiamo, perciò, dire che il volto di Gesù aveva rassomiglianza con il volto di Maria, che il sorriso di Gesù richiamava il sorriso di Maria.
E perché non dire che Maria ha dato la sua amabilità e dolcezza all'umanità di Gesù? O dire che il cuore di Gesù assomigliava al cuore di Maria?
Se il Figlio di Dio ha voluto in tutto essere simile agli uomini, perché avrebbe dovuto escludere questi legami che immancabilmente uniscono ogni madre al proprio figlio?

Se poi allarghiamo il nostro orizzonte fino ai rapporti di ordine spirituale e soprannaturale, il nostro sguardo ha modo di intravvedere quanto la Madre e il Figlio, il cuore di Maria e il cuore di Gesù, siano stati e siano uniti con sentimenti reciproci, quali mai potranno stabilirsi tra qualsiasi altra creatura umana.

 

Maria ci guida a Gesù

Sarà Maria stessa a far crescere nel nostro cuore il desiderio e la forza di realizzare anche noi questi sentimenti, con un impegno quotidiano. "Venite attingete acqua alle sorgenti della salvezza" (Isaia 12, 3): l'acqua dello Spirito, l'acqua della grazia.
Veramente Maria  "brilla innanzi al peregrinante Popolo di Dio quale segno di speranza e di consolazione" (Lumen Gentium 68). Intercedendo per noi presso il Figlio, Essa ci conduce alla sorgente di acqua viva che scaturisce dal Cuore di Cristo, che dona al mondo la speranza, la salvezza, la giustizia e la pace...
Quel Cuore ha coltivato la carità divina più illimitata e ardente nell’amare Dio Padre, nell’amare le creature. «Nell'incontro con Cristo, con Maria e con i nostri fratelli, cercheremo di imitare quanto di grande e di meraviglioso c'è stato tra la Madre e il Figlio». (dagli Annali di nostra Signora del Sacro Cuore)

 

Maria ci educa 

Scrive il Papa Giovanni Paolo II, commentando le litanie del Sacro Cuore: «Come educatrice, Maria ha plasmato il Cuore del proprio Figlio, introducendolo, insieme con san Giuseppe, nelle tradizioni del Popolo eletto, ispirandogli l'amore alla Legge del Signore, comunicandogli la spiritualità dei "poveri del Signore".
Ella l'ha aiutato a sviluppare la sua intelligenza e ha esercitato un sicuro influsso nella formazione del suo temperamento. Pur sapendo che il suo Bambino la trascendeva, perché "Figlio dell'Altissimo", non per questo la Vergine fu meno sollecita della sua educazione umana (Luca 2,51).
Possiamo pertanto affermare con verità: nel Cuore di Cristo risplende l'opera mirabile dello Spirito Santo; in esso vi sono pure i riflessi del Cuore della Madre. Sia il cuore di ogni cristiano come il Cuore di Gesù: docile all'azione dello Spirito, docile alla voce della Madre».

Se ci affidiamo a Maria la capacità di amore, di dedizione, di obbedienza di Gesù inonderà il nostro cuore. Esso si riempirà di mitezza e di umiltà, di coraggio e di fortezza, come ne era sovrabbondante il Cuore di Cristo.