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Don Bosco e Madre Mazzarello Fondatore e confondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice

di la redazione

Dopo aver fondato la Società Salesiana (1859) per l'educazione e l'istruzione professionale dei fanciulli del popolo, Giovanni Bosco, sollecitato anche da papa Pio IX, volle estendere alla gioventù femminile l'opera fino ad allora rivolta a esclusivamente a quella maschile e pensò di istituire a tale scopo una congregazione femminile.

Don Bosco è spinto a questa decisione dalla constatazione dello stato di abbandono e povertà in cui si trovavano molte ragazze; dal contatto con vari Istituti femminili; dalla profondità della sua devozione mariana; e infine da ripetuti "sogni" e fatti straordinari da lui stesso raccontati. 

Contemporaneamente a Mornese, sui colli del Monferrato, la giovane Maria Domenica Mazzarello animava un gruppo di giovani donne che si dedicavano alle ragazze del paese, con lo scopo di insegnare loro un mestiere, ma soprattutto con l’impegno di orientarle alla vita cristiana.

 

I fatti

Nel 1864 don Bosco aprì un oratorio a Mornese (Alessandria) e conobbe la “Pia unione delle Figlie di Maria Immacolata,” sorta nel 1854 a opera del sacerdote Domenico Pestarino, entrato poi tra i salesiani. Tra queste ragazze don Bosco individuò Maria Domenica Mazzarello e decise di farne la fondatrice del ramo femminile della sua congregazione.

Nel Maggio 1871, Don Bosco raduna il «Consiglio» della Congregazione Salesiana: sono i ragazzini cresciuti accanto a lui, divenuti sacerdoti, direttori delle nuove opere salesiane che si stanno diffondendo in tutta l'Italia. Si chiamano Michele Rua, Giovanni Cagliero, Paolino Albera... Dice:  «Molte persone mi hanno ripetutamente esortato a fare anche per le giovanette quel po' di bene che stiamo facendo per grazia di Dio ai giovani. Se voi approvate la mia iniziativa, fonderemo le Figlie di Maria Ausiliatrice. Il centro sarà Mornese, dove da nove anni vive nel silenzio, nel lavoro e nella preghiera, un gruppo di ragazze che dà piena garanzia» (Memorie Biografiche 10,594-7).

 

Maria Domenica Mazzarello

È nata il 9 maggio 1837 a Mornese (Alessandria) da papà Giuseppe e mamma Maria Maddalena, che infondono a lei e ai suoi otto fratelli la fede religiosa.

La vita di Maria è molto semplice: lavora nei campi con i fratelli ed i genitori, è generosa nelle  opere di carità ed entra a far parte della Pia Unione delle Figlie dell'Immacolata.

La sua casa è caldo rifugio per i malati di tifo, ed ella stessa all’età di 23 anni, nel dare conforto agli ammalati si ammalerà. Guarita ma con il fisico provato, si vede costretta a rinunciare al lavoro nei campi. Dopo aver appreso il mestiere di sarta, apre un piccolo laboratorio per insegnare a cucire alle giovani del paese... apre l'oratorio e poi una piccola casa per accogliere le bambine i cui genitori sono costretti a un lavoro lontano dal paese.

L’8 ottobre del 1864 Maria Domenica incontra Don Bosco, in visita ai paesi del Monferrato insieme ai suoi giovani.  Fin da quel primo incontro Maria Domenica avvertì una sintonia spirituale e pedagogica. In quello stesso anno don Domenico Pestarino divenne salesiano e il gruppo delle figlie dell'Immacolata, guidate da Maria Domenica, iniziò a gravitare sempre più intorno alla figura del santo dei giovani. Questi, rilevata la consistenza spirituale e pedagogica del piccolo gruppo di educatrici, lo scelse per dare origine a un Istituto religioso impegnato nell'educazione femminile.

Il 5 agosto 1872, le prime quindici giovani, che il fondatore volle chiamare «figlie di Maria Ausiliatrice», emisero i voti religiosi. Don Bosco dice loro: «Comportatevi da consacrate a Dio: gli occhi bassi, ma la testa no» (MB 10,616 s). Il messaggio di don Bosco è chiarissimo: gli occhi si abbassano davanti alla maestà di Dio, ma la testa si porta davanti alla gente, e non deve essere curva come quella delle serve, ma lieta e fiera come quella delle figlie di Dio.

Alla fondazione e al primo consolidamento del nuovo Istituto Maria Domenica diede il suo apporto discreto, ma singolare ed efficace, contribuendo alla formazione delle prime educatrici e caratterizzando in modo personale la spiritualità e la metodologia educativa adottata. Per questi motivi la Chiesa le ha attribuito il titolo di cofondatrice dell’Istituto.

 

In tutto il mondo

Nel 1874 si apre la casa di Borgo San Martino. Nel 1876 è la volta di Torino-Valdocco, all'ombra della Basilica di Maria Ausiliatrice e accanto a Don Bosco. Nel 1877, agli occhi della giovane comunità, si spalancano altri orizzonti come Nizza (in Francia) e le missioni in America Latina. Maria Domenica Mazzarello muore a quarantaquattro anni il 14 maggio 1881 e lascia l'Istituto nato nove anni prima, 26 case, 166 suore, 50 novizie e 22 postulanti. Maria Domenica Mazzarello si fece suora a 35 anni, quindi il tempo più lungo è stato vissuto da laica impegnata.

Il 3 maggio 1936 è dichiarata l’eroicità delle sue virtù.

Il 20 novembre 1938 è beatificata. Il 24 giugno 1951 è canonizzata. La Chiesa la definisce: "Santa di dimensione quotidiana e familiare, contemplativa operosa, capace di generare figlie che già hanno raggiunto i confini del mondo”.

La sua opera continua e le Figlie di Maria Ausiliatrice fanno vivere ancora oggi il suo sogno in tutto il mondo.