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Le Pasque cristiane di Bologna

di Mario Rebeschini

Le Pasque cristiane di Bologna
Di Mario Rebeschini

Quest'anno la Pasqua degli ortodossi, russi, copti, rumeni di rito latino, di rito greco-cattolico, anche a Bologna è stata celebrata nello stesso giorno dei cattolici, anzi nella stessa notte perché la resurrezione di Gesù Cristo, viene ricordata nella notte del sabato che precede la domenica di Pasqua. Anche a Bologna, come in tutte le chiese del mondo all'arrivo della sera i fedeli dalle cento lingue si sono ritrovati davanti alle loro chiese.
Nella parrocchia don Bosco del quartiere Savena, il parroco don Gigi Spada e i suoi confratelli salesiani iniziavano la celebrazione della Pasqua con il rito del fuoco. Sul piazzale della chiesa, il parroco presa la fiamma da un braciere, accende il Cero Pasquale. I fedeli acese le loro candele, sono entrati nella chiesa buia invocando la luce di Cristo. Durante la messa, in forma solenne vengono battezzati Mario, Austin (dello Sri Lanka), Veronica (cilena) e Jerod (peruviano di nove anni). I riti della pasqua con le letture dei sacri testi e i canti  si concluderanno prima della mezzanotte seguito da un incontro festoso nelle sale dell'oratorio.
Contemporaneamente padre Marinel Musesan nella chiesa del SS.mo Sacramento di via del Cestello, iniziava la celebrazione in rito greco-cattolico rumeno. Anche qui dopo le preghiere inziali in una chiesa lasciata al buio, veniva accesa dal cero pasquale la candela del celebrante e tutti i fedeli accesa la loro in  processione, gireranno più volte cantando la piazzetta di via del Cestello. Al rientro troveranno la chiesa chiusa. Dopo aver ripetutamente bussato con forza e invocato la preghiera di rito, la porta si apre e tutti entrano nelle chiesa illuminata mentre le campane suonano a festa.  "Cristo è risorto", grida padre Marinel attraversando il suo popolo più volte con il crocifisso in mano e tutti rispondono: "E' veramente risorto". La celebrazione si concluderà  dopo l'una e mezza con la comunione, la benedizione dei  fedeli e dei cibi che verranno consumati nel pranzo di Pasqua.
Nello stesso momento anche nelle altre chiese ortodosse della città veniva celebrata la Pasqua con la processione lungo le strade, con il rito del fuoco, i canti e tanta fede come abbiamo visto nella chiesa greco-ortodossa di via De Griffoni, dai rumeno-ortodossi di via Calari, nella chiesa ucraina nella piazzetta San Michele, dai copti ortodossi eritrei di via Fusari dove tutte le preghiere erano nell'antico aramaico. Nella chiesa russa ortodossa di via sant'Isaia dove, fino pochi anni fa non si contavano dieci persone alla celebrazione, per permettere a tutti i fedeli di partecipare alla messa sono stati posti all'esterno due video. A tutte le celebrazione abbiamo si notava la partecipazione di molti giovani, uomini, famiglie intere, mentre anni fa si vedevano solo donne, il segno che molte famiglie si sono riunite. Alle due di notte si incontrano ancora rumeni, greci, ucraini, russi, eritrei, che a piedi e in auto tornavano a casa, come vuole la tradizione con la candela accesa in mano.